Montagna virtuale - osservatoriodigitale di novembre 2016, n.o 75

Amici e lettori di osservatoriodigitale eccoci giunti al numero che ci porta direttamente ai festeggiamenti del decimo anniversario della nostra pubblicazione. È un numero che in qualche modo anticipa i festeggiamenti regalandovi alcune rubriche in versione "estesa", proprio in virtù dell'atmosfera festosa che si respira qui in redazione.

Dopo la sbornia del Photokina (che abbiamo anche ricordato ampiamente nella recente puntata del nostro podcast od2go) siamo qui a parlare della nostra amata arte visiva che tanto fa parlare e scrivere (mai come) in questi anni. Tra manifestazioni che si susseguono ricordiamo che novembre è il mese di Paris Photo, la mostra mercato più famosa in Europa, che propone il lavoro di tanti editori e fotografi, come fosse una sorta di riassunto dell'anno che sta volgendo al termine. Sì, sembra ieri che stavamo brindando al nuovo anno e ora siamo di nuovo alle prese con i consuntivi e l'incombente stagione delle feste di fine anno.

Ma bando ai sentimentalismi e alle pulsioni interiori che ci spingono a fare acquisti, spesso inutili, e voglio ricordare che questo mese, il 19 per la precisione, si terrà la prima passeggiata fotografica in giro per Milano organizzata da osservatoriodigitale: i posti disponibili sono andati esauriti in fretta e questo, oltre a confortarci a proposito dell'attenzione che ci riservate, ci ha spinto a preparare un calendario di eventi simili da proporvi nell'anno a venire (non è da escludere che ce ne sia un'altra prima della fine dell'anno, quasi a sorpresa...). A zonzo col direttore vuole essere un momento di incontro nel massimo relax, un'occasione che vede un gruppo di appassionati – ma non ossessionati – di fotografia trascorrere qualche ora insieme guardandosi in giro, chiacchierando e scambiandosi idee e punti di vista: certo ci sarà anche qualche sorpresa ma ne parleremo a cose fatte.

Sento parlare molto di fotografia ibrida, cioè l'impiego di tecnologia analogica insieme a quella digitale come, per fare un esempio, l'utilizzo di ottiche vintage su corpi macchina di ultima generazione: oltre a riscoprire il piacere di una fotografia più riflessiva, in cui bisogna fermarsi oltre che a creare l'inquadratura anche a mettere a fuoco correttamente, si ha la possibilità di creare davvero qualcosa di nuovo, magari andando a riprendere quelle vecchie ottiche che abbiamo lasciato in una borsa o in un armadio che, attraverso adattatori dal costo irrisorio, ci regalano nuove emozioni e immagini interessanti e, sicuramente, diverse. Soprattutto in una stagione come questa, cromaticamente fantastica.

E allora non perdiamo tempo e lanciamoci così alla scoperta di nuove emozioni visive. Come dite? Non avete delle ottiche analogiche? Niente paura perché il web ma probabilmente anche il negozio di fotografia che è sopravvissuto nella vostra zona avrà di che accontentarvi, a volte offrendovi l'opportunità di fare acquisti eccellenti a cifre impensabili grazie a qualcuno che si è voluto "liberare" troppo in fretta di corredi che pensava fossero diventati del tutto inutili.

Quindi buona caccia a ottiche vintage e a immagini fantastiche!

Ezio Rotamartir

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