Libri

Letture di maggio

Redazione

I libri di questo mese sono tre opere molto differenti tra loro ma che coprono a pieno il panorama letterario dedicato alla fotografia. Si passa da due volumi decisamente dedicati alle immagini (al jazz e al design) per arrivare a un'opera sempre ampiamente illustrata ma di caratere più riflessivo, che da grande spazio anche alla parola scritta.

Art Kane – Harlem 1958 – OD97

JONATHAN KANE
GUIDO HARARI
ART KANE
HARLEM 1958
20,0 X 25,0 CM
168 PAGINE
145 FOTOGRAFIE A COLORI E B/N
CARTONATO
WALL OF SOUNDS
€ 45,00

Bianco e nero: due colori a cui all’epoca era proibito di figurare vicini, eppure catturati meravigliosamente in un solo fotogramma in bianco e nero. L’importanza di questa fotografia trascende spazio e tempo: non è solo un’opera d’arte simbolica, ma un autentico pezzo di storia.” Quincy Jones
Questo libro è il racconto di come è stata creata quell’immagine iconica, e include, per la prima volta, ogni singolo fotogramma dello storico servizio fotografico. Con un testo originale di Art Kane, prefazioni di Quincy Jones e Benny Golson (uno degli ultimi due protagonisti musicali viventi immortalati nella foto), e un’introduzione delfiglio di Kane, il musicista e fotografo Jonathan Kane.
57 musicisti di jazz, dai giovani emergenti alle stelle mondiali, erano tutti presenti alle 10 di mattina di quel 12 agosto 1958, al numero 7 della East 126th Street, tra la Quinta e Madison Avenue. Il gruppo comprendeva Dizzy Gillespie, Art Blakey, Thelonious Monk, Coleman Hawkins, Lester Young, Sonny Rollins, Charles Mingus, Gerry Mulligan e anche Count Basie. Il suo cappello fu più volte rubato da dei ragazzini di strada, finché Kane si arrese e li incluse nella fotografia. Scrive Quincy Jones nella prefazione: “...In un’epoca in cui la segregazione razziale era ancora parte integrante delle nostre vite, e in un mondo che spesso puntava il dito sulle nostre differenze invece di celebrare le nostre affinità, c’era qualcosa di molto speciale e puro nell’idea di radunare insieme 57 esseri umani nel nome del jazz”.
La foto fu pubblicata da Esquire nel gennaio 1959, nel numero speciale “The Golden Age of Jazz” insieme a una serie di ritratti a colori che Kane realizzò con giganti del jazz, come Louis Armstrong, Duke Ellington, Lester Young e Charlie Parker. I loro ritratti sono inclusi nel libro, con diversi scatti e immagini collegate al mondo del jazz, dei gruppi gospel, con una giovanissima Aretha Franklin, e con scatti di set del film "Pete Kelley's Blues”.
Mi venne questa idea di radunare il maggior numero possibile di jazzisti. Doveva essere una foto come quelle di fine anno scolastico. Dopo averci pensato su un po’, decisi che si sarebbero dovuti dare appuntamento a Harlem. Dopo tutto, il jazz aveva preso le mosse da lì dopo essere arrivato a New York.” Art Kane

Good Morning Design – OD97

MARIO TRIMARCHI
AUGUSTO CIARROCCHI, GIULIO CAPPELLINI
GOOD MORNING DESIGN
24,0 X 32,5 CM
128 PAGINE
140 FOTOGRAFIE A COLORI
CARTONATO
RIZZOLI ILLUSTRATI
€ 30,00

Good Morning Design, esplora il dialogo fra gli elementi di Ceramica Flaminia e alcune delle architetture italiane di maggiore qualità. Fin dalla copertina, il volume svela il concept del libro. Architettura e design si incontrano in una nuova metafisica in cui i Rocchetti disegnati da Alessandro Mendini rappresentano la metafora del perfetto equilibrio fra creatività e manifattura e rendono omaggio al grande designer italiano recentemente scomparso. Ogni pezzo viene liberato, decontestualizzato e reinterpretato nei grandi volumi definiti da luci e ombre, linee e superfici, pieni e vuoti attraverso le fotografie di Santi Caleca, che fin dai lavori con Ettore Sottsass si è imposto per la sua capacità di cogliere l’essenza dell’oggetto di design. I suoi scatti raccontano come, al di là della differenza di scala, l’anima delle cose si riveli nella luce e sia testimone attenta della storia dell’uomo, esattamente come l’anima degli spazi abitati. “Spaesati e fuori scala, gli oggetti si muovono sorprendentemente liberi all’interno di una serie di luoghi silenziosi e rivelano una nuova complicità con lo spazio, con la luce, con il colore e la materia. Il risultato è un paesaggio pacificato in cui ricostruire una nuova idea dell’abitare.
Le collezioni firmate da Nendo, Jasper Morrison, Paola Navone, Roberto Palomba, Giulio Cappellini, Patrick Norguet, Alessandro Mendini e da molti altri superano la dialettica forma-­funzione e svelano una nuova forza scultorea”, scrive il curatore Mario Trimarchi.
In un raffinato gioco di astrazioni, gli elementi Flaminia, con le loro forme disegnate per durare nel tempo, diventano inattesi protagonisti di un racconto metafisico ambientato in un paesaggio architettonico, silente e intramontabile.
Fotografie Di Santi Caleca
 

Edoardo Boncinelli – Vedere il mondo – OD97

EDOARDO BONCINELLI
VEDERE IL MONDO
CINQUE LEZIONI SU SCIENZA E FOTOGRAFIA
16,0 X 22,4 CM
144 PAGINE
69 FOTOGRAFIE A COLORI
CARTONATO
CONTRASTO
€ 22,00

Dalla biologia alla genetica, dalla medicina all’astronomia, la fotografia svela alla scienza un mondo invisibile. La prima immagine di un buco nerodistante 55 milioni di anni luce è la conferma lampante della teoria della relatività di Albert Einstein e, per tutti noi, l’emozionante constatazione di come la fotografia ci mostri non solo il mondo ma anche l’universo infinito. Del resto, se certifica l’esistenza di stelle e pianeti, la fotografia dona anche a batteri, virus e cellule un ritratto di forme e colori brillanti, visualizza le traiettorie e il comportamento di oggetti invisibili, segue la linea del progresso e della ricerca fino all’optogenetica.
 
Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento il grande sviluppo scientifico e tecnologico incrocia l’invenzione della fotografia, gettando così le radici profonde di un sodalizio indissolubile. A Parigi, nel 1895, il fisico tedesco Wilhelm Röntgen scopre casualmente i raggi X e realizza la prima radiografia della storia “fotografando” la mano della moglie. Da quel momento in poi, scienza e fotografia cominciano il loro percorso di dialogo, supporto e confronto in ogni campo: dalla biologia alla genetica, dalla medicina all’astronomia, le immagini documentano il dato scientifico, talvolta lo svelano - laddove risulti invisibile all’occhio umano - talaltra lo confermano.
 
Edoardo Boncinelli racconta quale è stato e quale è oggi il ruolo della fotografia nello sviluppo scientifico, spingendosi a ipotizzarne quello futuro. Vedere il mondo si articola in cinque sezioni - Fotografia e scienza. Gli inizi; I colori della scienza; Scoprire e documentare; Grande e piccolo, dentro e fuori; L’infinitamente lontano – che analizzano questo rapporto (diacronicamente e sincronicamente) in ogni suo aspetto, corredandosi di immagini inusuali e dalla bellezza inaspettata.
«Siamo abituati all’idea della fotografia come opera d’arte ed esistono tanti libri fatti di immagini esteticamente belle e di grande effetto» scrive l’autore nell’Introduzione. Tuttavia in questo volume si susseguono scatti che sono strumento e testimonianza, ma che non escludono affatto la suggestione e il fascino della creazione artistica. I paesaggi naturali, la scansione a risonanza magnetica 3D di un cervello umano, il nostro pianeta inquadrato a miliardi di chilometri di distanza, il fiore Kalanchoe, uno dei primi esemplari di pianta spedito nello spazio, sono solo alcuni esempi dell’apporto che l’obbiettivo fotografico ha dato alla ricerca scientifica, cementificando in un’immagine l’inimmaginabile.
La fotografia scopre e documenta e lo fa, come ci mostra Edoardo Boncinelli, con immagini di inaspettata e insolita bellezza.
 
La fotografia è uno strumento, certo, ma a suo modo è uno strumento creatore. Proprio come l’occhio, la fotografia certifica e scopre, quasi si trattasse di due eventi diversi. Più dell’occhio, fissa nel tempo le sue immagini e le fa vivere per un certo tempo, che può essere visto come un’eternità.
Edoardo Boncinelli

Data di pubblicazione: maggio 2019
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