Taccuino

Tre giorni di champagne

Valeria Prina

Dal 12 al 14 ottobre 2018 le Journées Particulières invitano a scoprire 76 luoghi esclusivi, tra cui le Maison dello champagne in Francia. Noi abbiamo fatto tappa a Hautvillers, a Epernay e Reims e infine a Troyes per raccontarvi in anteprima il mondo dello champagne in chiave fotografica.

Per una volta brindiamo al ritmo della Marsigliese. L'invito viene da Antoine Arnault, fondatore delle Journées Particulières arrivate alla quarta edizione. Dal 12 al 14 ottobre 2018 è possibile visitare molti luoghi che rientrano nell'orbita LVHM: riguardano temi molto differenti e toccano tutti i continenti e un po' tutti i Paesi, Italia compresa. Per l’occasione cinquantasei Maison del Gruppo LVMH apriranno le porte al pubblico, invitando i visitatori a scoprire 76 luoghi esclusivi di quattro continenti, 38 dei quali inediti. «Questo evento senza equivalenti ha mantenuto tutte le sue promesse – commenta Antoine Arnault – coinvolgendo in ogni edizione un numero crescente di Maison, di talenti e di visitatori fino a diventare, in occasione di questa quarta edizione, una celebrazione a livello mondiale dell’arte e dell’artigianato». Il programma è in linea con le iniziative per l’anno europeo del patrimonio culturale, come è stato proclamato il 2018 dall’Unione europea.

I vigneti dello champagne a Hautvillers, dove visse Dom Perignon

In vista di questa opportunità chi scrive queste note ha visitato con un po' di anticipo la regione dello Champagne in Francia – ora, dopo l'accorpamento che ha portato alla costituzione di macroregioni, si chiama Alsazia-Champagne-Ardenne-Lorena – con varie tappe a Hautvillers, come omaggio a Dom Perignon, e a Epernay e Reims, capitali incontraste dello champagne, per raccontare quanto è possibile vedere e naturalmente fotografare in occasione delle tre giornate dal 12 al 14 ottobre 2018. Tappa, infine, a Troyes, che chi continuerà a leggere scoprirà avere un legame decisamente insolito con le bollicine francesi. Ma per chi parteciperà alle Journées Particulières le occasioni di scoperta saranno anche maggiori.

Parlando di champagne vengono in mente molti nomi: il primo è sicuramente Dom Perignon, perché è proprio lui che va considerato il progenitore delle bollicine francesi. È un mito molto sentito nella regione: a Hautvillers si può vederne la tomba a terra, all’interno dell’abbazia di Saint-Pierre, dove il frate cellario visse dal 1668 al 1715 (questo è uno dei luoghi che rientrano nel programma delle Journées Particulières). Qui tutto il villaggio sembra parlare di champagne: ai confini si vedono i vigneti, ma girando per le strade si possono scoprire insegne particolari, come quella che mostra una ragazza intenta a cogliere l’uva o la meridiana con le ore contrassegnate da grappoli.

La lapide e la statua che celebrano Dom Perignon all’ingresso della Maison Moët & Chandon a Epernay

Qualche chilometro più in là, a Epernay, dove lo champagne trionfa, a celebrare Dom Perignon sono la lapide e la statua poste all'ingresso della Maison Moët & Chandon, che nella sua insegna ricorda essere stata fondata nel 1743. E qui si apre un mondo all'insegna dello champagne. Prestigiose bottiglie dal prezzo a vari zeri, accanto ad altre con qualche zero in meno, sfilata di bottiglie, con una selezione di formati, che, nella versione completa, vanno dal Mini Moët (20 cl) all’esagerato Nabuchodonosor (1500 cl) per feste spettacolari.

E ancora, piramidi di flûte e gadget di ogni genere, che il pubblico può considerare simbolo prestigioso o attenta operazione pubblicitaria. Ma, perché l'esperienza non sia solo visiva, le bottiglie di Moët & Chandon sono anche in vendita. Magari per un brindisi casalingo accompagnato da coloratissimi macaron, i biscotti ormai considerati emblema francese, oppure con i biscotti rosa, tipici di Reims, di origine molto antica, ma meno conosciuti da noi.

La grande botte che Eugène Mercier presentò all’Esposizione universale del 1889 a Parigi, ora all’ingresso della Maison a Epernay

Per chi si chiede come si arriva a una bottiglia di champagne e non si accontenta del ricordo di Dom Perignon, nei tre giorni è anche possibile un tour all'interno delle grandi cantine Mercier, che festeggiano il 160° anniversario dalla fondazione e quest’anno partecipano per la prima volta alle Journées Particulières. Sono 18 chilometri di cantine a 30 metri di profondità, talmente grandi che per girarle almeno in parte si sale su un trenino per un viaggio alla scoperta del mondo dello champagne. Tutto questo corrisponde ai desideri del fondatore Eugène Mercier, che voleva uno champagne alla portata di tutti e non destinato solo a una élite. Per far conoscere il suo champagne nel 1870 decise di costruire la più grande botte di vino mai realizzata. Con un peso monumentale di oltre 20 tonnellate, 5 metri di altezza e in grado di contenere fino al corrispondente di 200 mila bottiglie, la botte fu una delle principali attrazioni dell’Esposizione universale del 1889 a Parigi, messa in ombra solo dalla Torre Eiffel. Ora accoglie i visitatori all’ingresso della Maison. E, ancora, Eugène Mercier voleva che i suoi dipendenti lavorassero in un ambiente confortevole e piacevole: così, passando con il trenino, si vedono ai lati piccole statue lì piazzate per sollevare lo spirito dei dipendenti. Per chi sul trenino sale con una macchina fotografica è anche una sfida a riprendere, sia per il movimento che per le luci, con i corridoi laterali bui o nella penombra e una luce gialla, l'unica adatta alle bottiglie, un tempo girate a mano ogni giorno di un quarto (l’operazione ora è meccanica).

Nelle cantine Mercier a Epernay percorse da un trenino

Per chi vuole continuare il tour alla scoperta di altri nomi famosi nel mondo dello champagne che partecipano alle Journées Particulières si può andare alla Maison Veuve Cliquot o, ugualmente a Reims, alla Maison Ruinart con la sua rete di cantine lunga oltre 8 chilometri, inclusa nel Patrimonio mondiale dell’Unesco. O, ancora, si può varcare la soglia della sede della Maison Krug.

A Reims si scopre anche quanto lo champagne sia parte della cultura della zona e dei suoi abitanti. Basta guardare i coloratissimi tram: il frontale ricorda la forma di un flûte. E persino una delle vetrate della cattedrale gotica di Notre Dame, dove venivano incoronati i re di Francia, celebra la produzione dello champagne, causa la sponsorizzazione delle case vinicole della zona.

Uno dei coloratissimi tram di Reims, che nel frontale ricordano la forma di un flûte

Tutto nella regione sembra avere protagonista esclusivo lo champagne: i vigneti, le Maison, le insegne lavorate in ferro che suggeriscono la liaison con l'effervescenza, i tram di Reims, nel cui frontale si può riconoscere un flûte. E ancora, Troyes, la bella località della regione considerata città d'arte e di storia, è definita la città dalla forma di un tappo di champagne.

Tutto questo, unito alla occasione offerta dalle 3 Journées Particulières, motiva la scelta di dedicare questo taccuino a un tema d'Oltralpe. Ne può nascere un tour dalle molte sfaccettature, che tocca aspetti culturali, artistici, storici, enogastronomici, di attualità, con opportunità (e sfide) fotografiche molto diverse per soggetti e luci.

Le fotografie del servizio sono di Valeria Prina.

 

Data di pubblicazione: settembre 2018
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