Reduci dall'ultima edizione romana del PhotoShow vogliamo rendervi partecipi di quelle che sono state le nostre impressioni durante la visita. Questa rappresenta l'unica manifestazione italiana organizzata per il mondo della fotografia. Purtroppo, a nostro avviso, anche se l'ambizione degli organizzatori sarebbe quella di proporre al pubblico italiano una versione locale del Photokina, l'impressione finale che se ne trae è quella di aver partecipato a un evento che rasenta la sagra di paese. Cerco di spiegarmi facendo un esempio che parla di automobili. Nei lontani anni Settanta si scherzava volentieri a proposito di un marchio che veniva dall'Est, la cecoslovacca Skoda. Le sue vetture, non certo di successo nel libero e consumista Ovest, avevano un aspetto a dir poco ridicolo, con tutti quegli spigoli e quelle forme da scatola con le ruote. Ma perché, si chiedevano in molti, costruiscono auto così brutte? Perché costano poco, perché la lamiera piegata ad angolo costa meno di quella modellata lungo linee curviformi, perché c'era la necessità di dare la possibilità a tutti di avere un'auto. Così sembra essere il PhotoShow: una manifestazione fieristica dedicata al nostro mondo che, se organizzata in modo più accurato, costerebbe molto di più obbligando gran parte degli espositori a rinunciare.

Fiera di RomaLa scelta del luogo della manifestazione appare quasi sempre poco valida, per usare un eufemismo. Lo scorso anno, negli enormi e altissimi padiglioni di Fiera Milano City, saltavano all'occhio i tristi spazi vuoti lasciati qua e là e tutto ciò che c'era di interessante, ma nulla di nuovo, poteva essere visto, prendendosela comoda, in tre ore. Quest'anno, in virtù dell'alternanza tra le due città, la sede era la nuova Fiera di Roma, poco distante dall'aeroporto di Fiumicino, in quella che sembra davvero essere l'ennesima cattedrale nel deserto, tra le tante del nostro Paese. Un quartiere fieristico costruito nel nulla, probabilmente per allocare risorse pubbliche che avrebbero potuto sicuramente trovare un impiego socialmente più utile. Almeno alla fiera cittadina di Milano ci si arriva in bus o in metropolitana. Qui sembra di essere ai bordi della civiltà e, se non ci si arriva con mezzi propri, è necessario prendere uno di quei treni di cui si sente spesso parlare nei servizi di Striscia la Notizia, quelle carrette sporche, scomode e anacronistiche che sono i treni locali o regionali tanto cari alle nostre Ferrovie dello Stato. Dalla capitale si arriva prima a Milano in aereo che al PhotoShow con i mezzi...

Scesi dal treno si intravedono i remoti padiglioni ma, fortunatamente, la distanza è colmata da un servizio di navette gratutite che portano gli ignari visitatori verso gli ingressi. Una volta giunti ai cancelli d'ingresso si devono percorrere ancora circa quattrocento metri prima di raggiungere le biglietterie e i tornelli d'ingresso. Bene, eccoci finalmente. Invece no, ci sono ancora un paio di camminamenti da superare (la seconda parte con alcuni nastri mobili) prima di giungere al'ingresso vero e proprio dei padiglioni 6, 7 e 8 in cui ha luogo la manifestazione. In realtà i padiglioni interessati sono solamente il Sei e l'Otto poiché il Sette è adibito a Bar e a pochi tavoli del mercatino dell'usato. Interessante iniziativa ma la tristezza è sempre in aumento. All'ingresso, come si evince anche dalla foto a lato, fanno bella mostra di sé una serie di stand di venditori di album e di cornici. Oggetti interessanti senza dubbio ma che al giorno d'oggi troverebbero maggior collocazione all'interno di una fiera di arredamento invece che qui vista la totale assenza di persone al loro interno. Spostandosi nelle poche corsie si cominciano a intravvedere gli spazi espositivi dei maggiori player del mercato. Al padiglione 8 campeggiano i marchi Canon, Olympus, Manfrotto e Aproma dove ci rechiamo subito.

Alla Canon ci accolgono Marika Gherardi insieme a Marinella Gori, responsabili delle relazioni esterne, che oltre ai convenevoli di rito ci dicono subito che di novità eclatanti non ce ne sono: diciamo che la nuova 550D fa la sua prima uscita davanti al grande pubblico italiano mentre ci sono novità nell'ambito della stampa digitale, con la presentazione delle nuove stampanti a largo formato a 12 inchiostri. Matteo La Torre, sempre superattivo e disponibilissimo, lo troviamo vicino al super-tele da 800mm montato "a guardia" di un lato del grande stand. Parliamo un po' del nuovo firmware corretto, il 2.0.4, della 5D Mark II e, dopo i saluti proseguiamo verso Olympus.

Mercatino dell'usatoQui ci accoglie Giada Triola, mentre stava illustrando le doti del potente zoom 100-400mm della casa. Lo stand è dedicato per la maggior parte ai prodotti della serie PEN, serie sulla quale la casa giapponese punta moltissimo ma, anche qui, nulla di nuovo e allora andiamo a vedere che cosa bolle in pentola in casa Leica. L'esposizione dei prodotti è stata delegata a Sabatini, il famosisimo centro di via Germanico a Roma, rivenditore storico del marchio tedesco. Qui abbiamo l'occasione di toccare con mano l'enorme S2 (enorme sia per dimensioni sia per il prezzo di vendita, oltre 18 mila Euro) e la nuova M9, ennesima evoluzione della serie M (sigla del termine tedesco Messsucher che indica il mirino ottico integrato a un telemetro), ma sempre carica di soluzioni tecniche e fascino irresistibile. La S2, con il suo corpo poco più grande di una "normale" DSLR, è capace di 37,5 milioni di pixel su un sensore CCD Kodak da 45x30mm, cioè la classica proporzione Leica 3:2, il tutto contenuto in "soli" 1.410 grammi di corpo, impermeabile a polvere e alla pioggia. Da provare.

Il nostro giro continua fino ad Aproma, distributore milanese di marchi come Hasselblad, Nik Software, Elinchrom tanto per citarne alcuni. Roberto Marini, titolare dell'azienda, ci accoglie sempre con il suo sorriso quasi completamente afono: "La fiera è partita subito bene – esordisce – e le novità non mancano." Una su tutte, che ci sussurra all'orecchio, perché ancora sotto embargo. Non temete: tra pochi giorni la leggerete nei dettagli tra le notizie di Real Time. Sono scomparse le stampanti Epson a favore di quelle (nuove) Canon. Il mistero si infittisce, visto il grande lavoro che è stato fatto in Aproma per far conoscere le potenzialità di quegli strumenti al mercato dei professionisti. La sede della fiera è troppo rumorosa e inadeguata per farci spiegare nei dettagli che cosa sta accadendo: ci diamo appuntamento al rientro per indagare e riferire. Ci giardiamo intorno e vediamo le ultime nate in casa Hasselblad, le H4D 40 e una serie di proposte di prodotti D-Lite in confezione cash & carry davvero interessanti.

ManfrottoLo stand Manfrotto, che riunisce marchi prestigiosissimi come Gitzo, National Geographic e Manfrotto stessa, è sempre mèta di un grande numero di visitatori. Trovare Tullio Parrella, responsabile del mercato italiano, è sempre un dramma dato che tutti coloro che lo conoscono, oltre agli altri colleghi della stampa, tendono a circondarlo e assediarlo con le loro domande.  Le uniche novità di rilievo sono le nuovissime teste Joystick 324 e 327RC2, esposte in anteprima assoluta, quindi ci scambiamo un saluto veloce e proseguiamo nel tour.

Al padiglione 6 spiccavano su tutti gli spazi di Fowa (Nikon, Pentax, Panasonic, Cokin, Metz, Carl Zeiss), Sony, Fuji e M-Trading (Sigma, Ricoh, SanDisk).

La palma di stand più animato e rumoroso (in senso buono) dell'intera manifestazione va sicuramente a Nikon che, oltre alla solita enorme area espositiva, ha allestito un'area demo e, sulla parte posteriore, una vera e propria zona teatro dove si avvicendavano personaggi famosi del mondo della fotografia e non, oltre che le presentazioni dei vari prodotti della casa. Anche in questo caso mettere il sale sulla coda di Marco Rovere, uomo-Nikon per eccellenza, non è stata cosa facile.

Nikon ArenaIn casa Pentax, proprio in occasione del PhotoShow, è stata presentata la nuova gamma in otto colori della reflex K-x, una prima assoluta per il mercato europeo, capace di 12.4 MP, video HD e live view, disponibile in kit con un obiettivo 15-55mm a partire da questo mese. Dal lato delle fotocamere bridge è stata annunciata la nuova X90, una all-in-one con uno zoom ottico 26x, mirino elettronico a 200.000 punti, sistema antivibrazione, 12.1 MP e capacità di riprese con sequenze da 11 immagini al secondo. Sulla carta un mostro di tecnologia. Panasonic, ormai lanciatissima nel mondo delle Micro 4:3, ha presentato le due nuove Lumix DMC-G2 e DMC-G10 (di cui abbiamo parlato nel numero di marzo), la prima caratterizzata da un display touch screen mentre la seconda da un peso contenutissimo: 336 grammi!

Grande stand anche per Sony dove si sono potute, come accade in tutte le loro attività pubbliche, vedere e toccare con mano tutti i prodotti della gamma DSLR, compresa la nuova Alfa 850, sorella minore della 900 lanciata al recente PMA, e tutte le ottiche comprese quelle della serie Carl Zeiss e della serie DT, indicate solo per i sensori APS-C. Interessanti le soluzioni proposte per la fotografia e le riprese subacquee, peccato indirizzate solo alle compatte e alle telecamere della serie Handycam. Come di consuetudine il colosso giapponese ha colto l'occasione per mostrare al pubblico anche la nuova gamma di televisori Monolith, con capacità di visualizzazione 3D e di navigazione su Internet integrate, basati su un software che i possessori di PSP o PS3 conoscono bene.Fowa

Di lato, allo stand Fujifilm, grande attenzione alle novità della famiglia FinePix: soprattutto al modello HS10 dotato di un sensore CMOS ad alta velocità da 10 MP e uno zoom integrato ottico a trenta ingrandimenti, capace di un'escursione pari a un obiettivo 24–720mm, con schermo LCD orientabile, la possibilità di girare filmati in alta definizione e scattare in formato RAW.

Grande stand anche per M-Trading, già Mamiya Trading, dove Marco Sitzia e Ilaria Lauria si alternavano nelle spiegazioni dei prodotti distribuiti tra cui spiccavano l'innovativa fotocamera Ricoh GXR (od dicembre 2009) e il gigantesco superzoom Sigma APO 200–500mm.

Piccolo ma interessante stand per Lexar, produttore di memorie, che ha messo in evidenza la nuova e velocissima serie di Compact Flash UDMA 600x da 32 GB. Dirimpettai di Manfrotto a Bassano del Grappa, Plaber, produttori e distributori dei prodotti HPRC, borse ultraleggere a tenuta di urti, acqua, sabbia e tutto ciò che è nemico delle apparecchiature elettroniche in genere. Ne parleremo presto. Molto simpatica l'iniziativa di Tau Visual, l'associazione dei fotografi professionisti, di aprire un piccolo stand per "farsi vedere" e far conoscere le iniziative dell'associazione. C'era anche la possibilità di farsi fotografare dentro a grandi cornici bianche da, ovviamente, un fotografo professionista; tutto sotto l'occhio vigile del patron Roberto Tomesani.

Roberto TomesaniGli organizzatori accreditano l'ultima edizione di ben 53 mila visitatori di cui, tuttavia, oltre un terzo è costituito da operatori del settore in rappresentanza dei trecento marchi presenti. Il settore della fotografia, sulla base dei dati resi noti dall'AIF (Associazione Italiana Foto&Digital Imaging), sembra essere caratterizzato da un trend positivo. Dopo che il 2009 si era chiuso con ottimi risultati (con una crescita del fatturato di fotocamere e obiettivi del 5%), il primo bimestre 2010 conferma la buona salute del mercato con una decisa impennata del fatturato: +12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Prosegue la forte crescita delle fotocamere reflex (+22,9%) e quella degli obiettivi venduti (+49%).

La voglia di fotografia è senza dubbio grandissima e lo si capisce anche dall'interesse sempre crescente del pubblico verso ogni tipo di tecnologia presentata in questo mercato. Fabio Ustignani, organizzatore dell'evento, sostiene che “PhotoShow non è più solo una fiera ma un evento mediatico. Il risalto dato alla manifestazione da parte dei media è ogni anno crescente ed è per noi motivo di soddisfazione. Grazie all’incessante innovazione tecnologica e all’impegno profuso delle singole aziende, PhotoShow ha raggiunto una notorietà che ne fa un vero e proprio fenomeno nel settore dell’imaging.”

Certo se tuttavia qualche sforzo venisse prodotto verso una maggior qualità del servizio offerto allora si potrebbe auspicare ancora una maggiore affluenza di pubblico, magari disposto a pagare qualche cosa in più dell'euro richiesto fino a oggi. Lo dimostra la storia della stessa Skoda che, da quando è entrata a far parte del gruppo Volkswagen, ha migliorato l'aspetto e la qualità delle proprie vetture diventando oggi una seria e valida antagonista a tutte le altre marche di auto della fascia economica di qualità.Pass Stampa PhotoShow  2010

L'assenza di una giornata esclusivamente dedicata alla stampa e agli operatori del settore si fa sentire: come dicevamo in precedenza viene a mancare la possibilità di interagire con i responsabili di prodotto e del marketing delle aziende espositrici, perennemente assediati da orde di visitatori a caccia di depliant e gadget. Nonostante tutto, rispetto alla precedente edizione, qualche piccolo passo avanti è stato fatto: speriamo che l'anno che ci separa dalla prossima edizione serva a migliorare ancora di più i tanti punti in ombra del PhotoShow. Quindi arrivederci all'edizione 2011, che si terrà a Milano dal 26 al 28 marzo.