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Libri di novembre-dicembre 2020

Redazione

Tre nuove letture dagli editori Contrasto e Damiani. Dal primo due volumi molto interessanti che abbracciano giganti della letteratura e della fotografia. Da Damiani un'approfondita analisi storico-fotografica sulle famose storie di guerra di Robert Capa.

AUTORI VARI
UN TEMPO UN LUOGO
RACCONTI DI FOTOGRAFIA
192 PAGINE
16,0 X 22,4 CM
3 FOTOGRAFIE
CARTONATO TELATO
CONTRASTO
€ 22,90

Contrasto pubblica Un tempo, un luogo, a cura di Alessandra Mauro, nuovo titolo della collana In Parole: un’antologia in cui sono raccolte undici storie di diversi autori, nate da immagini che, come suggestione o pretesto, hanno ispirato chi le ha scritte. La particolarità di questi testi, e di queste immagini, è che si tratta di fotografie.

Italo Calvino, Luigi Capuana, Lewis Carroll, Raymond Carver, Arthur Conan Doyle, Julio Cortázar, Daphne Du Maurier, Antonio Tabucchi, Michel Tournier, Eudora Welty  e Virginia Woolf: i loro testi sono presentati in ordine cronologico, cominciando con un fulminante “esercizio di stile” di Lewis Carroll del 1855, fino a un altrettanto straordinario esercizio di Antonio Tabucchi del 2011, in cui una delle immagini più celebri della storia della fotografia, l’autoritratto da annegato di Hippolyte Bayard del 1840, gli ispira una lettera che lo stesso fotografo avrebbe potuto scrivere in quel turbolento anno in cui intorno alla nascita della fotografia e al suo brevetto si decidono le sorti di celebri personaggi e la diffusione del nuovo linguaggio. In questo modo, dal primo all’ultimo testo dell’antologia, si compie una sorta di circolo, cronologico e tematico. Ogni racconto affronta infatti una delle possibili suggestioni che la fotografia può proporre.

Fin dalla sua nascita, ha affascinato molti scrittori. Mentre alcuni si sono cimentati direttamente con la macchina fotografica, la maggior parte ha assorbito il fascino misterioso e ambiguo dell’immagine fotografica inserendola nella scrittura. In questa raccolta di racconti la fotografia assume di volta in volta sfumature e ruoli diversi. Compare nel testo di Luigi Capuana come il simulacro di un amore passato che sfugge al controllo suscitando gelosia; è l’indizio del colpevole nel racconto di Arthur Conan Doyle della prima indagine di Sherlock Holmes. Si fa gioco di parole in una divertente e arguta riflessione di Lewis Carroll; è il ritratto dettagliato di Virginia Woolf della celebre prozia fotografa Julia Margaret Cameron, una delle ritrattiste più famose di tutti i tempi. Diventa protagonista della storia nella figura del piccolo fotografo di paese nel racconto di Daphne Du Maurier e nel fotografo, più celebre, del testo di Julio Cortázar che ha ispirato Blow Up. E ancora, è protagonista di un breve e fulminante apologo, dall’inconfondibile scrittura secca e asciutta, di Raymond Carver. Mentre in Italo Calvino la riflessione è sul senso stesso della fotografia nelle idee del protagonista. Infine, la fotografia è strumento di indagine e di racconto, insieme alla scrittura, per Eudora Welty e soggetto di un gioco letterario: una lettera che Antonio Tabucchi immagina venga scritta da uno degli inventori, Hyppolite Bayard.

Pretesto per una trama narrativa, spunto di riflessione sull’identità, metafora del progresso e del futuro che ci attende: la fotografia è ispirazione e tema per la nostra vita come per la letteratura.

Ho preso la foto che mi porgeva.
Si vedeva un rettangolino di prato,
il vialetto, la rimessa, gli scalini
dell’ingresso, il bovindo e la finestra
della cucina.
Che ci facevo con la foto
di questa tragedia?
Ho guardato con più attenzione
e ho visto la sagoma della mia testa,
la mia testa, dietro la finestra della cucina,
a pochi passi dal lavello.
Raymond Carver


STEPHEN MCLAREN
MAGNUM SULLA STRADA

384 PAGINE
19,0 X 24,0 CM
322 FOTOGRAFIE A COLORI e B/N
BROSSURA
CONTRASTO
€ 29,90

Magnum sulla strada è un viaggio attraverso le immagini, le pratiche e i fotografi dell’agenzia più famosa al mondo che hanno definito e reso popolare il genere della street photography. Con oltre 300 fotografie, tra le più significative e iconiche della storia, Magnum sulla strada offre un interessante visione di insieme sul genere e un contributo essenziale allo studio e alla comprensione di questo filone.

Tutti i fotografi Magnum presenti in questa raccolta rientrano senza dubbio nella definizione di streetwise. In sintesi: sono capaci di cavarsela con scaltrezza. Da Abbas a Jonas Bendiksen, passando per Leonard Freed, Herbert List, Alex Webb, Karl De Keytzer fino ad arrivare a Martin Parr, solo per citarne alcuni, ognuno di loro è, o era, perfettamente a suo agio nel lavorare in città, nel mescolarsi al flusso urbano, nell’annusare i momenti di brio da cui può scaturire una buona foto.

Quell’impulso che si ha nello scattare al volo, negli spazi pubblici, delle fotografie non impostate, fa parte infatti del Dna della Magnum Photos sin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1947. Il libro, a cura di Stephen McLaren, delinea non solo un profilo degli autori più rappresentativi del genere, ma si sofferma anche su alcuni filoni fotografici particolarmente apprezzati e approfonditi: dalla documentazione del tempo libero alla vita brulicante dei mercati, all’interazione degli individui sui mezzi pubblici e nei luoghi di passaggio, e sulle città che più sono state d’ispirazione. New York, Parigi, Londra, Tokyo.

Personalità diverse, mezzi e tecniche che negli anni si evolvono (come quando, ad esempio, irrompe il colore in fotografia), ma è la sensibilità comune che rende ben definita la tipologia del fotografo di strada. Gli street photographer conoscono il funzionamento delle città, sanno mescolarsi al flusso urbano, intuire il modo in cui le persone interagiscono fra loro per cogliere l’attimo esatto, l’azione, il momento decisivo. Gli è propria un’innata capacità nell’interpretare il linguaggio del corpo, sanno capire se un pedone sta per attraversare e riconoscere le abitudini di un gruppo di amici, per riuscire, infine, ad avvicinarsi con discrezione ad ogni scena, farla entrare nel campo visivo dell’obiettivo per realizzare un paio di scatti, e allontanarsi indisturbati, lasciando i soggetti inconsapevoli dell’immagine che hanno contribuito a creare.

A elaborare i principi della street photography, prima che questa avesse un nome, fu lo stesso Henri Cartier-Bresson, uno dei fondatori della Magnum che, appena ventenne, attraversò l’Europa e il Messico con la sua Leica per realizzare quelle fotografie che oggi sono considerate pietre miliari del genere. Dopo di lui, ogni fotografo che entra a far parte dell’agenzia vi porta non solo il proprio talento, ma un modo ben preciso di intendere e realizzare immagini di strada, che attraversano come un fil rouge tutta la produzione dell’agenzia fino a oggi sia nel lavoro di maestri riconosciuti del genere – come Elliott Erwitt, Martin Parr, Bruce Gilden, Richard Kalvar – sia nelle immagini di autori che si sono concentrati maggiormente sul fotogiornalismo e che però non hanno mancato di dare il loro importante contributo – si pensi a Robert Capa, Abbas, Susan Meiselas, Peter van Agtmael, tra gli altri.
 
La vita, cosi come si dispiega davanti alla macchina fotografica, è talmente complessa e ricca di sorprendenti meraviglie che non e necessario creare nuove realtà. C’è più piacere, per me, nelle cose come sono.
David Hurn
 

ROBERT CAPA
DEATH IN THE MAKING
112
PAGINE
26,0 X 32,0 CM
152 FOTOGRAFIE
CARTONATO
DAMIANI
€ 40,00

Questa edizione di Death in the Making è una ristampa dell’originale pubblicazione del 1938. Attraverso le fotografie scattate da Robert Capa e Gerda Taro viene documentata la vita di uomini, donne, civili e militari impegnati nell’insurrezione spagnola contro l’opprimente regime franchista. Nonostante le immagini siano state scattate nell’arco di un solo anno, le fotografie restituiscono l’intero spettro emotivo della guerra civile, dagli entusiasmi iniziali fino ai momenti più sfibranti della guerra moderna. Subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, anche a causa del crescente maccartismo negli USA, questo libro venne messo da parte e presto dimenticato. Oggi, con il riaffacciarsi dei movimenti fascisti, il volume torna ad esercitare un interesse sempre più importante.

Questa nuova ristampa proporrà il layout originale scelto da André Kertész, le didascalie scritte da Robert Capa e la prefazione dello scrittore Jay Allen. Grazie a moderne tecniche di ricostruzione e stampa, la qualità delle immagini sarà migliorata enfatizzando sensazioni ed emozioni incapsulate in ogni singolo scatto. Ad arricchire la ristampa, un testo di Cyntia Young, curatrice all’ICP - International Center of Photography (coeditore del volume), e una sezione con le didascalie di ogni immagine che identifica autore, luogo e data. Tra le novità che questa ristampa di 'Death in the Making' regala c’è anche l’attribuzione tardiva di alcune fotografie, finora attribuite ad ignoti, a Chim, che in seguito verrà conosciuto dal grande pubblico come David Seymour, amico e collega di Robert Capa.

 

 

Data di pubblicazione: novembre-dicembre 2020
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