Bridge superzoom: una sola fotocamera per ogni occasioneProseguendo nella nostra analisi del grande mercato delle fotocamere compatte è arrivato il momento di soffermarci sull'interessante segmento delle superzoom, interessante perché si tratta del tentativo di creare un tipo di fotocamera adatto praticamente a ogni tipo di foto: ritratti, paesaggi, macro e scatti da lunga/lunghissima distanza, il tutto con pesi e ingombri comparabili a quelli di una reflex di fascia medio-bassa ma senza l'assillo di dover cambiare continuamente l'ottica. Ovviamente i compromessi che il fotografo deve accettare con questo tipo di fotocamera non sono pochi, ciò nonostante il mercato offre oggi una varietà di modelli estremamente validi che vale sicuramente la pena esaminare da vicino.

Prendiamo una reflex entry-level, eliminiamo il pentaprisma, sostituiamo il sensore APS-C con uno più piccolo per contenere le dimensioni della fotocamera, specialmente in relazione agli ingombri dell'ottica, mantenendo regolazioni e controlli tipici di una DSLR. Fatto questo integriamo un grandangolo, un obiettivo "prime" e un tele (ma sempre più spesso un super-tele) in un'unica ottica, corrediamo il tutto con funzionalità da reflex, come il supporto raw e magari anche un EVF (Electronic ViewFinder), e avremo ottenuto una moderna superzoom, tipico esempio di fotocamera "bridge", ovvero una sorta di "ponte" tra la reflex e la compatta. È evidente che un simile tipo di fotocamera deve sottostare a non pochi compromessi, alcuni di natura tecnica (per esempio le superzoom non eccellono per la luminosità dell'ottica, specialmente in modalità super-tele), altri di natura prettamente commerciale: se infatti i produttori cominciassero a realizzare superzoom di caratteristiche del tutto assimilabili alle reflex con il loro corredo completo di ottiche, gli utenti semplicemente smetterebbero di comprare le DSLR, dato che potrebbero ottenere identici risultati con un'unica fotocamera!

Dopo le compatte high-end, le LSC (Large Sensor Compact) e le all-weather o rugged, accingiamoci dunque ad analizzare quanto offre attualmente il mercato delle superzoom, premettendo che, stante l'ampia varietà di proposte disponibili e gli spazi obbligatoriamente ridotti di questa rubrica, ci limiteremo a illustrare gli aspetti principali dei singoli modelli rimandando il lettore per un maggiore approfondimento delle specifiche delle singole fotocamere al catalogo comparativo della nostra testata gemella Fotoguida.it. Ciò detto, vediamo cosa ci propone il mercato partendo dai modelli entry-level.

Le superzoom entry-level

Le fotocamere appartenenti a questa fascia sono accomunate da caratteristiche piuttosto basiche, tipicamente riassumibili in: sensore di tipo CCD, EVF assente, alimentazione tramite normali batterie AA, capacità video HD standard in formato MJPEG con audio mono, zoom non troppo esteso e luminoso e, in linea generale, funzionalità non sofisticate, il tutto associato a prezzi convenienti.

Olympus SP-620UZLa più conveniente. Sul mercato da marzo 2012 quale erede della SP-610UZ di inizio 2011, la Olympus SP-620UZ si presenta complessivamente come la più bilanciata in quanto a caratteristiche e funzionalità tra le superzoom entry-level, potendo offrire un sensore CCD da 16,1M di 1/2,3" (6,17 x 4,55mm), capacità video HD 720p in formato MPEG4, zoom 21x (25 - 525mm) con apertura 3,1 - 5,8 e connettività Wi-Fi opzionale. Caratterizzata da un prezzo medio nel primo trimestre 2013 di 146 euro, la Olympus SP-620UZ rappresenta un ottimo compromesso tra caratteristiche, complessità e prezzo, proponendosi come una delle migliori superzoom entry-level.

Fujifilm S6800Le uniche con sensore CMOS. Presentate quest'anno da Fujifilm, le superzoom della serie S6xxx sono al momento le uniche in questa fascia a offrire un sofisticato sensore CMOS retroilluminato da 16,2M di 1/2,3". Attualmente disponibili nei modelli S6600 con zoom 26x (24 - 624mm), S6700 con zoom 28x (24 - 672mm) e S6800 con zoom 30x (24 - 720mm), sempre con apertura 3,1 - 5,9 e capacità video HD 1080p in formato MJPEG, queste superzoom si propongono di soddisfare qualunque esigenza in materia da parte degli utenti attraverso la varietà di ottiche incorporate. Con un prezzo medio attorno ai 250 euro per il modello S6800, la serie S6xxx è affiancata dalle nuove proposte 2013 della serie S4xxx (S4600, S4700 e S4800, eredi dei modelli S4200/S4300/S4400/S4500 dello scorso anno), caratterizzate dalla stessa tipologia di zoom ma equipaggiate con un sensore CCD da 16M di 1/2,3". A titolo di esempio, il prezzo medio del modello S4800 è di circa 200 euro.

GE X600Le altre. Tra i modelli entry-level dobbiamo citare anche la nuovissima Panasonic LZ30 - sensore CCD da 16,1M di 1/2,3", zoom 35x (25 - 875mm) con apertura 3,0 - 5,9 - non ancora in commercio in Italia (prezzo indicativo negli Stati Uniti 230 dollari), che offre lo zoom di maggiore portata in questa fascia affiancandosi alla LZ20 del 2012, dotata di uno zoom 21x (25 - 525mm) F3,1 - 5,8, che nel primo trimestre aveva un prezzo medio di 157 euro. Un'altra proposta, disponibile da fine 2012 anche se difficilmente reperibile in Italia, è la GE X600, caratterizzata da sensore CCD da 14,4M di 1/2,3", zoom 26x (26 - 676mm) F3,2 - 5,6 e prezzo indicativo di 210 euro. Altrettanto poco diffusa in Italia, la BenQ GH700 è tra le ultime nate della linea GH (che conta anche le altre entry-level GH600 e GH650, queste due reperibili in Italia, mentre la mid-level GH750 e la high-level GH800 per ora non lo sono in quanto BenQ al momento non commercializza direttamente fotocamere nel nostro Paese). Caratterizzata da un sensore CMOS retroilluminato Sony da 16M di 1/2,3" (6,17 x 4,55mm) e zoom 21x (25 - 525mm) F3,1 - 5,8, la GH700 ha un prezzo indicativo di 200 euro. Non ancora in commercio in Italia la nuovissima Nikon L320, dotata di sensore CCD da 16,1M di 1/2,3", zoom 26x (22,5 - 585mm) con apertura 3,1 - 5,9, che ha un prezzo indicativo di 199 sterline, affiancandosi alla precedente L310 (sensore CCD da 14,1M di 1/2,3", zoom 21x di 25 - 525mm) con apertura 3,1 - 5,8, che aveva un prezzo medio nel primo trimestre di circa 150 euro.

Le superzoom mid-level

Aumentando il livello di sofisticazione, in questa fascia troviamo fotocamere caratterizzate da ottica più luminosa, sensore più capace, EVF integrato (solo in alcuni modelli), batterie al litio, capacità video HD avanzate con audio stereo e funzionalità complessivamente più sofisticate (ad esempio, slitta per il montaggio di un flash esterno) rispetto ai modelli precedenti. Naturalmente anche i prezzi sono più elevati, generalmente ben al di sopra dei 200 euro.

Canon SX500ISLe tipiche superzoom mid-level. Disponibile da agosto 2012, la Canon SX500 IS è una superzoom avanzata che incorpora un sensore CCD da 16M di 1/2,3" (6,17 x 4,55mm), zoom 30x (24 - 720mm) F3,4 - 5,8, batteria al litio e capacità video HD 720p in formato H.264 con microfono stereo (EVF e connettività Wi-Fi sono assenti). Il prezzo medio nel primo trimestre di questa superzoom, tipica esponente dei modelli di fascia media, era di circa 235 euro. Il concetto di superzoom mid-level è incarnato perfettamente anche dai modelli Fujifilm delle serie SL del 2012 (eccetto il modello SL1000 che si colloca a pieno titolo nella fascia superiore) e S8xxx di quest'anno. Equipaggiate rispettivamente di sensore CCD da 14M e CMOS retroilluminato 16,2M (in entrambi i casi di 1/2,3"), queste due serie di fotocamere si contraddistinguono per la presenza di un EVF integrato, differenziandosi per l'alimentazione con batterie AA sui modelli S8xxx. Per quanto riguarda le ottiche, si tratta di zoom 24x (24 - 576mm) sulla SL240, 26x (24 - 624mm) sulla SL260, 28x (24 - 672mm) sulla SL280 e 30x (24 - 720mm) sul modello SL300, in tutti i casi con apertura 3,1 - 5,9; 40x (24 - 960mm) sulla S8200, 42x (24 - 1008mm) sulla S8300, 44x (24 - 1056mm) sulla S8400 (disponibile anche in versione con connettività Wi-Fi integrata denominata S8400W) e 46x (24 - 1104mm) sulla S8500, sempre con apertura 2,9 - 6,5. A titolo di esempio, il prezzo medio nel primo trimestre dei modelli SL300 e S8500 era rispettivamente di 219 euro e 288 euro.

Pentax X-5Mirino elettronico integrato. La Pentax X5, sul mercato da settembre 2012, segna il ritorno di Pentax nel segmento delle superzoom. Contraddistinta dalla presenza di un EVF integrato, questa fotocamera incorpora anche un sensore CMOS retroilluminato da 16M di 1/2,3" (6,17 x 4,55mm, valori questi che sembrano rappresentare attualmente una sorta di standard per la categoria) e uno zoom 26x (22,3 - 580mm) F3,1 - 5,9. Mix di caratteristiche avanzate (display inclinabile, capacità video HD 1080p, connettività Wi-Fi opzionale) e basiche (alimentazione con batterie AA, microfono mono), la Pentax X5 ha un prezzo medio di 241 euro. La presenza del mirino elettronico contraddistingue anche la FZ62, la proposta mid-level di Panasonic. Disponibile dal 2012, la Panasonic FZ62 presenta anch'essa un complesso di caratteristiche basiche (microfono mono, niente connettività Wi-Fi) e avanzate (batteria al litio, capacità video HD 1080p), accompagnate da un sensore CMOS da 16,1M di 1/2,33" (6,08 x 4,56mm) e uno zoom 24x (25 - 600mm) tra i più luminosi (F2.8 - 5.2) della categoria. Successore della FZ48 del 2011, la Panasonic FZ62 ha un prezzo medio 2013 di 268 euro.

Nikon L820Il display più luminoso. Appena uscita sul mercato, la Nikon L820 è l'erede della L810 del 2012, dalla quale si differenzia per il sensore CMOS retroilluminato da 16M di 1/2,3" (anziché CCD), lo zoom 30x (22,5 - 675mm) in sostituzione del 26x (23 - 585mm) e la capacità video HD 1080p invece che 720p. Assente l'EVF mentre la connettività Wi-Fi è disponibile in opzione. Comune ai due modelli è il luminoso display LCD da 3" e 921.000 punti. Questi due modelli di superzoom nel primo trimestre avevano un prezzo medio di 204 euro la L810 e 233 euro la L820.

Le altre. Per completare il panorama delle superzoom di fascia media attualmente disponibili dobbiamo ricordare ancora la Olympus SP-720UZ del 2011, un modello con sensore CMOS da 14M di 1/2,3" e zoom 26x (26 - 676mm) F3,2 - 5,6, ormai un po' datata (prezzo medio 2013 di 199 euro) e la nuova Sony H200, equipaggiata con un sensore CCD da 20,1M di 1/2,3" e uno zoom 26x (24 - 633mm) F3,1 - 5,9, abbinate a caratteristiche un po' troppo spartane (niente EVF e connettività Wi-Fi, batterie AA, microfono mono, video HD 720p) per questa fascia (prezzo medio 2013 di 200 euro circa).

Le superzoom high-level

Al vertice della categoria delle superzoom troviamo i modelli caratterizzati dai sensori più avanzati, sempre di tipo CMOS e in alcuni casi anche di dimensioni maggiori dell'abituale 1/2,3", ottiche più luminose, EVF integrato (talvolta anche ad altissima risoluzione), capacità di salvare le immagini anche in formato raw (funzione non ancora particolarmente diffusa nella categoria) e, in generale, capacità e funzionalità ancora più sofisticate rispetto alle superzoom mid-level. Come è lecito attendersi, però, anche i prezzi sono in linea con le caratteristiche, sempre nettamente superiori ai 300 euro e spesso ben più elevati.

Canon SX50 HSLo zoom più potente. Elemento più caratterizzante di una superzoom, la capacità di ingrandimento dell'ottica ha raggiunto recentemente valori inimmaginabili fino a poco tempo fa. Sul mercato da ottobre 2012, la Canon SX50 HS è una delle tre superzoom attualmente in commercio dotata di uno zoom che raggiunge i 1200mm. Caratterizzata da un sensore CMOS retroilluminato da 12,1M (valore tenuto volutamente su valori non troppo elevati per ridurre il "rumore" in un sensore comunque di dimensioni contenute - 1/2,3", 6,17 x 4,55mm), capacità video HD 1080p, salvataggio delle immagini in formato raw, zoom 50x (24 - 1200mm) non particolarmente luminoso (F 3,4 - 6,5), EVF integrato ma a bassa risoluzione (202.000 dpi) e display inclinabile da 2,8" e 461.000 punti, la SX50 HS ha un prezzo medio di 426 euro contro i 392 euro della precedente Canon SX40 HS del 2011, sempre con sensore da 12,1M ma zoom 35x (24 - 840mm). Uno zoom 50x (24 - 1200mm) con apertura 2,9 - 6,5 caratterizza anche la Fujifilm SL1000. Sul mercato da febbraio 2013, l'ammiraglia della serie SL si caratterizza per il sensore CMOS retroilluminato da 16,2M di 1/2,3", EVF ad alta risoluzione (920.000 dpi), display HD inclinabile di 3" da 920.000 punti, capacità video HD 1080p e supporto Raw integrato, tutto ciò con un prezzo medio di 361 euro. Anche la Sony HX300, disponibile da marzo 2013, incorpora una zoom 50x (24 - 1200mm) F2,8 - 6,3, abbinato al sensore di maggiore risoluzione dell'intera categoria, un sofisticato CMOS retroilluminato di 1/2,3" da ben 20,4M, mirino ottico a tunnel, display ad alta risoluzione inclinabile di 3" da 920.000 punti e capacità video HD 1080p ma, stranamente, senza supporto raw e slitta a contatto caldo per il montaggio di un flash esterno, né GPS integrato e connettività Wi-Fi opzionale presenti invece sulla precedente Sony HX200V del 2012. Quest'ultima, equipaggiata con un sensore CMOS retroilluminato di 1/2,3" da 18,2M e zoom 30x (27 - 810mm) F2,8 - 5,6 ed EVF da 201.000 punti, nel primo trimestre di quest'anno aveva un prezzo medio di 352 euro contro i 441 euro della HX300.

Fujifilm XS-1Il sensore più grande. Il sensore di dimensioni maggiori rispetto all'abituale 1/2,3" (6,17 x 4,55mm) è un aspetto estremamente importante per la qualità dell'immagine, anche in una superzoom, benché ciò comporti un superiore ingombro delle ottiche e, quindi, dimensioni e pesi maggiori della fotocamera. La Fujifilm XS-1, disponibile da gennaio 2012, è la superzoom con il sensore più grande, un CMOS da 12M di 2/3" (8,8 x 6,6mm, a titolo di paragone, le DSRL sono dotate quanto meno di sensore APS-C di 23,1 x 15,4mm) basato sull'esclusiva tecnologia Fujifilm EXR che caratterizza tutte le fotocamere serie X. Grazie a uno zoom 26x (24 - 624mm) F2,8 - 5,6, al display inclinabile da 3" di 460.000 dpi, all'EVF HD di 1.140.000 punti, alla capacità video HD 1080p e al supporto raw, la XS-1 è sicuramente tra le superzoom più complete e sofisticate, oltre che naturalmente tra le più costose: 570 euro di prezzo medio nel primo trimestre 2013. Alla XS-1 Fujifilm ha affiancato una famiglia di fotocamere con sensore di 1/2" (6,40 x 4,80mm), la linea HS, il cui modello principale è la nuova HS50EXR. Sul mercato da febbraio 2013, la HS50EXR incorpora un sensore CMOS EXR da 16M unitamente a uno zoom 42x (24 - 1000mm) F2,8 - 5,6, un EVF ad alta risoluzione da 920.000dpi e un display inclinabile da 3" di 920.000 punti. Queste caratteristiche, insieme alla capacità video HD 1080p, al supporto raw e alle funzionalità avanzate disponibili, fanno della Fujifilm HS50EXR una delle superzoom più interessanti del mercato, con un prezzo medio però di 486 euro. Della famiglia HS fanno parte anche la HS35EXR con zoom 30x (24 - 720mm) F2,8 - 5,6, disponibile da febbraio 2013 (prezzo medio 315 euro); la HS30EXR di marzo 2012 con caratteristiche simili alla precedente (305 euro) e la HS25EXR priva di supporto raw e alimentata con batterie AA (270 euro).

Panasonic FZ200L'ottica più luminosa. In una superzoom un aspetto di notevole importanza è rappresentato anche dalla luminosità dell'ottica agli estremi dell'estensione focale. Sotto questo aspetto le migliori sono la Panasonic FZ200 e la Leica V-lux 4, i cui zoom vantano un'apertura costante F2,8 sull'intera focale, che però è "limitata" all'ingrandimento 24x (25 - 600mm), valore che in modalità tele è pari soltanto alla metà rispetto ad altre blasonate rivali. La Panasonic FZ200, disponibile da settembre 2012, offre un sensore CMOS da 12M di 1/2,3" (6,17 x 4,55mm), EVF integrato ad altissima risoluzione (1.312.000 punti), display fisso di 3" da 460.000 punti, capacità video HD 1080p e supporto raw, che unitamente ai controlli completi la rendono una delle superzoom più valide (prezzo medio 461 euro). Disponibile anche la precedente (settembre 2011) FZ150, sulla quale però lo zoom 24x (25 - 600mm) ha apertura F2,8 - 5,2 e l'EVF risoluzione di 201.600 dpi, che nel primo trimestre aveva un prezzo medio di 375 euro. La Leica V-lux 4, che come tradizione Leica per quanto riguarda le compatte è la versione di un modello Panasonic, ovvero proprio della FZ200, vanta anche il primato di superzoom più costosa (ben 771 euro). Versione della FZ150, è disponibile anche la precedente Leica V-lux 3, caratterizzata da un prezzo medio di 739 euro.

Sony HX50La più compatta. Pesi e ingombri delle superzoom generalmente non sono proprio da fotocamera compatta, variando infatti dai quasi 600g di Canon SX50 HS, Nikon P520, Pentax X5 e Panasonic FZ200 ai circa 700g di Fujifilm SL1000 e S8500 e Sony HX300, fino ad arrivare ai "pesi massimi" Fujifilm HS50EXR (808g) e XS-1 (ben 945g). Con i suoi 272g dunque, la Sony HX50 è la superzoom più compatta e leggera attualmente sul mercato. Equipaggiata con un sensore CMOS Exmor R da 20,4M di 1/2,3", uno zoom 30x (24 - 720mm) F3,5 - 6,3 e un display fisso ad alta risoluzione di 3" da 921.000 punti, questa sofisticata superzoom non dispone però di mirino elettronico (per contenerne pesi e dimensioni) e non offre il supporto raw, oggi sempre più richiesto dagli appassionati. La nuovissima HX50, non ancora disponibile in commercio, dovrebbe avere un prezzo attorno ai 420 euro.

Samsung WB2100Le altre. Tra le superzoom high-end figura anche la Nikon P520, dotata di sensore CMOS retroilluminato da 18,1M di 1/2,3" e zoom 42x (24 - 1000mm) F3,0 - 5,9. L'EVF da 200.000 punti, il display inclinabile di 3,2" da 921.000 punti e la connettività Wi-Fi opzionale non fanno eccellere in particolare questa peraltro ottima superzoom (manca però il supporto raw). In commercio da febbraio 2013, la P520 ha un prezzo medio di 387 euro, contro i 329 euro della precedente P510 del 2012 con sensore da 16M. Anche la Olympus SP-820UZ del 2012, seppure valida, non eccelle per caratteristiche: sensore CMOS da 14M di 1/2,3", zoom 40x (22 – 896 mm) F3,4 - 5,7, display fisso di 3" da 460.000 punti, niente EVF e supporto raw. Molto contenuto il prezzo medio: 255 euro. Disponibile anche il precedente modello SP-810UZ del 2011 con zoom 36x (24 - 864mm) F2,9 - 5,7, prezzo medio 201 euro. Non ancora in commercio è invece la Samsung WB2100, di cui al momento si conosce solo che è equipaggiata con un sensore CMOS retroilluminato di 16,3M, zoom 35x (25-875mm) F3,0 - 6,0, display inclinabile da 3" e supporto video HD 1080p. Il prezzo comunicato dal produttore è di 329 euro. Dobbiamo ancora ricordare la Rollei Powerflex 360, annunciata ad agosto 2012 ma non ancora disponibile in Italia, caratterizzata da un sensore Sony da 18M di 1/2,3", zoom 36x (22,5 - 810mm) F3,4 - 5,7, display da 3", prezzo indicativo di 369 euro.

In conclusione

Unendo il sensore da 6,17 x 4,55mm della Fujifilm XS-1 (o magari anche un po' più grande) a uno zoom ad apertura costante F2,8 come sulla Panasonic FZ200, esteso possibilmente a 1000mm, e corredando il tutto con EVF e display HD inclinabile, supporto raw, capacità video HD 1080p, connettività Wi-Fi, slitta a contatto caldo per il montaggio di un flash esterno e magari un'unità GPS, oggi non sarebbe troppo difficile ottenere una superzoom realmente in grado di sostituire una DSLR, sebbene pesi e dimensioni sarebbero comparabili (sicuramente attorno al chilogrammo) e il prezzo non potrebbe essere inferiore a 800-900 euro. Non si tratta certamente di cifre da poco, ma per esempio anche compatte high-end con sensore di grandi dimensioni quasi altrettanto costose possiedono zoom che permettono solamente di scattare ritratti e paesaggi, mentre abbinando a un corpo macchina APS-C un grandangolo, un'ottica prime e uno zoom il cui limite superiore è comunque inferiore a 500mm di focale equivalente, il costo complessivo sarebbe sicuramente superiore e si avrebbe il problema di dover trasportare e cambiare le ottiche, pur beneficiando della qualità di un sensore più grande. Resta da vedere quale produttore avrà il coraggio di imboccare prima o poi questa strada nell'intento di rivitalizzare un segmento, quello delle fotocamere compatte, che in questi ultimi anni sembra avviato a un inesorabile declino.

(data di pubblicazione: giugno 2013)

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