Una Stella per l'Arte

Finiti gli applausi?

Maristella Ciminella

Finiti gli applausi dal balcone agli eroi e la musica dalle finestre e #andràtuttobene. Guardiamoci seriamente e possibilmente in maniera oggettiva allo specchio: senza troppi giri di parole, cosa ci unisce? I sistemi Federali si stanno rivelando un po’ fallimentari in tutto il mondo, perché, salvo rare eccezioni, ognuno fa per sé e spesso, da solo, fa male.

Il Presidente della Repubblica Mattarella – osservatoriodigitale di maggio-giugno 2020, n.o 104
Finiti gli applausi dal balcone agli eroi e la musica dalle finestre e #andràtuttobene.

Guardiamoci seriamente e possibilmente in maniera oggettiva allo specchio: senza troppi giri di parole, cosa ci unisce?

I sistemi Federali si stanno rivelando un po’ fallimentari in tutto il mondo, perché, salvo rare eccezioni, ognuno fa per sé e spesso, da solo, fa male.

No. Così non #andràtuttobene, andrà come nel famoso modo di dire “latinorum” #morstuavitamea.

Non credevo che fosse perfino possibile sentire vecchi echi di nord contro sud e, con stupore, la vendetta del viceversa.

La grandezza di un popolo non è sottolineare le differenze interne, che è inutile nascondere, in quello italiano ci sono, ma di creare una solida identità nazionale e non con l’obiettivo di sentirsi primi a nessuno, ma semplicemente orgogliosi delle proprie forze, delle proprie qualità e disposti a migliorarsi nelle proprie carenze con il confronto sano e costruttivo con il mondo intero.

Italia turrita 1861 - osservatoriodigitale di maggio-giugno 2020, n.o 104

In questo periodo di distanze sociali, che secondo me vanno ad accentuarsi non solo per l’emergenza pandemica, ma anche per quella infodemica, altro non rimane da fare che guardare alle cose immutabili, e, proprio perché immutabili, che a prescindere da tutto ci sono state, ci sono e ci saranno.

L’unica forma di linguaggio immutabile che gli uomini hanno a disposizione e che la linea temporale non può modificare sono i Simboli, ovvero quelle rappresentazioni, in qualsiasi forma, di un concetto astratto grandissimo che poi lasciano la libertà ad ognuno di declinarlo secondo le proprie corde… E in preda a orgoglio nazionale, per me necessario in questo momento come elemento di unità gli uni con gli altri, quindi sano, è proprio sui “Simboli Patri Italiani” che vorrei concentrarmi.

Si dividono innanzitutto di due specie, quelli Ufficiali e quelli non Ufficiali.
Gli Ufficiali sono:

  • Bandiera d’Italia (come da Costituzione Italiana)

  • Il Canto degli Italiani (l’Inno)

  • L’Emblema della Repubblica Italiana

A questi, la nostra nazione affianca sempre fra gli ufficiali: lo stendardo presidenziale italiano, il Vittoriano e la Festa della Repubblica.

I non Ufficiali, sono diversi, e sono per esempio: l’azzurro Savoia, il Rosso corsa, l’Italia turrita, le Frecce Tricolori, la Stella.

Abbiamo probabilmente ancora nelle orecchie, nonostante siano passati 14 anni, la frase “Il cielo è azzurro sopra Berlino” in occasione dei mondiali, oppure frugando nei nostri cassetti l’immagine della donna con una corona/castello in testa sulle monetine delle nostre Lire e, forse, ci siamo sempre chiesti perché durante le manifestazioni istituzionali nazionali vengano adoperate le Frecce Tricolori… Semplicemente perché siamo Noi, tutti, insieme. Chi cerca di fare propri questi simboli, rivendicandone la proprietà, fa un torto proprio alla Nazione che spera di proteggere, perché, in realtà, la divide.

Il simbolo della Repubblica Italiana e la serie della Siracusana – osservatoriodigitale di maggio-giugno 2020, n.o 104

Non c’è stato per me niente di così potente come vedere la foto del primo cittadino d’Italia in solitudine, che nonostante il momento e il silenzio angosciante di una città intera, si arrampicasse sulle scale, come attraversando l’intera penisola fra i due mari (rappresentato dalle due fontane ai lati della scalinata) e giungesse al cuore dell’Edificio, ovvero al cuore della storia d’Italia, il sacello del milite ignoto sotto la Statua della Dea Roma per il pietoso ufficio.

Tutto il “Vittoriano” è un potente simbolo di unità da nord a sud. Particolari sono sia le “statue delle 14 città nobili” che quelle delle Regioni italiane che riassumono in sé, il meglio di una Nazione Intera.

Troviamo infatti, attraverso le personificazioni delle Regioni, gli ideali del Risorgimento, ma anche la gloria dei numerosi artisti italiani, l’abbondanza dei prodotti delle terre, la tempra del carattere dei popoli particolari, quindi da uniti, degli italiani.

Abbiamo appena lasciato alle nostre spalle il 25 aprile divisi (non solo per il distanziamento sociale) e festeggiamo insieme, dopo lunghi pianti, per la ricostruzione di un ponte, la cui funzione architettonica è proprio quella di avvicinare e congiungere cose che altrimenti sarebbero separate.

Le Frecce Tricolori a Matera – osservatoriodigitale di maggio-giugno 2020, n.o 104

La credenza di chi scrive è che no, non #andràtuttobene.

Credo, forse, sarà più un realistico #andremoavanti, perché è così la natura delle cose.

Andremo avanti alla perdita momentanea di libertà, ai lutti, alla crisi, alla vita che sembrava volgarmente routinaria e che ora pare mancarci, avanti a tutto ciò che abbiamo perso… Andremo semplicemente avanti… Con un arricchimento e una speranza positiva in più se lo faremo uniti e insieme. O al contrario perderemo.

Tutti. Insieme.

 

 Data di pubblicazione: maggio-giugno 2020
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