Nikon Z8 per osservatoriodigitale di luglio-settembre 2023 n.o 118

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Nikon Z8

ODLab

Sempre più ricca l'offerta di mirrorless da parte di Nikon che, ormai come tutti i produttori, ha abbandonato le DSLR. La nuova Z8 invoglia e stupisce per le sue caratteristiche fisiche ed elettroniche che la fanno desiderare anche da chi ha già una Z9, la top di gamma della casa dal marchio giallo. Vediamo perché.

Nikon Z8 vista frontale od118

La Nikon Z8 è forse la macchina fotografica digitale che non ti saresti aspettato. Dopo la presentazione dell’ottima Z7 è arrivata l’imponente Z9, capofila assoluta delle fotocamere dal marchio giallo. Una super mirrorless che ha tutto e permette tutto e di più. E allora che bisogno c’era della Z8?
Chi l’ha avuta in mano sostiene che sia la Nikon migliore di sempre, una fotocamera praticamente perfetta che ha tutto quello che un fotografo moderno può desiderare da uno strumento di lavoro. Come ha detto la stessa Nikon alla presentazione la Z8 è praticamente l’erede della magnifica D850: il che la dice lunga sulle aspettative di vendita di questo nuovo modello.
Mentre la Z7 ha un corpo decisamente contenuto e la Z9 uno decisamente grande (ormai le mirrorless hanno de facto raggiunto come dimensioni le buone vecchie DSLR…) questa nuova Z8 si pone in una via intermedia che sempre essere quella giusta, una misura che soddisfa tutti gli utenti.
Se con la Z9 si possono utilizzare anche tutte le ottiche grandi, zoom molto luminose, questo risultava difficile con la Z7 che era più indicata per un utilizzo con ottiche fisse o, al massimo, uno zoom all-round come il 24-70 o il 24-120 f/4.
Con la Z8 questo dilemma non si pone più: si può usare tranquillamente di tutto restando in un range di peso e un volume decisamente accettabili. Il dilemma vero lo vive chi possiede già una Z7 o una Z9: acquisto sì o acquisto no di una fotocamera nuova di questo tipo?
Un professionista con una Z9 potrebbe vedere la Z8 come un secondo corpo con cui non rinunciare a nulla mentre un amatore con una Z7 o una Z7 Mk II potrebbe voler fare il salto di qualità verso l’alto: certo il costo non è alla portata di tutte le tasche (4.600 Euro di listino, solo corpo) ma ormai tutto il mercato si è adeguato allegramente a prezzi che prima della pandemia erano impensabili.

Nikon Z8 vista del retro od118Ma vediamo com’è questa Z8.
Per usare una frase molto cara agli americani negli anni ’90 diremo subito che il “look and feel” della Z8 ricalca in pieno quello della famiglia Nikon delle mirrorless con richiami decisi a quelle che sono state le loro antenate. L’ubicazione dei controlli è sempre più o meno uguale da molto tempo a questa parte. Sul retro i tasti di controllo sono stati tuttavia spostati completamente sulla parte destra del corpo macchina, lasciando così lo spazio al display LCD di potersi muovere e ruotare con la massima libertà.


Le dimensioni sono, come dicevamo, una via di mezzo tra la serie 7 e la 9 che, però incorpora anche il grip per lo scatto verticale e l’alloggiamento della batteria. Per la Z8 è disponibile eventualmente un battery grip aggiuntivo e opzionale (Power Battery Pack MB-N12), qualora se ne sentisse il bisogno e che, comunque, provvede quasi a raddoppiare l’autonomia di scatto.
A proposito del display diciamo subito che è identico, per dimensioni, a quello della Z9: 3,2” da oltre 2 milioni di punti, quindi ottimo dal punto di vista della risoluzione. A differenza della top di gamma è orientabile e ribaltabile completamente; naturalmente è del tipo controllabile al tocco.

Nikon Z8 vista da sopra od118Nella parte superiore troviamo a sinistra del mirino, che sopra ha la nuova slitta multifunzione, i soliti quattro selettori Nikon relativi alla modalità di scatto, la tipologia di frequenza di scatto, il tasto per il bilanciamento del bianco e per l’attivazione della modalità di bracketing. A destra, c’è subito il controllo della variazione diottrica e quindi il bel display di servizio, ricco di informazioni e sempre ben leggibile.
Spostato in avanti c’è il gruppo dei pulsanti di scatto, con la ghiera di accensione/spegnimento e retroilluminazione a fare da corona esterna, il tasto per le riprese video, quello per la selezione degli ISO e quello per la correzione dell’esposizione.
Sulla parte anteriore del corpo ci sono due tasti funzione personalizzabili, il tasto di sgancio dell’ottica e, sull’impugnatura, una rotella di controllo assegnabile.

Nikon Z8 vista da sotto od118


La parte posteriore del corpo è, come sempre, la più ricca di funzioni. La maggior parte dell’area è occupata dall’ampio display sopra il quale, a sinistra troviamo i tasti di cancellazione dei file il terzo tasto funzione assegnabile. Spostandoci verso destra troviamo il selettore della modalità di ripresa fotografia/video con al centro il tasto per accendere il display. Ancora più a destra il tasto di blocco AF e una seconda rotella di controllo.
Spostandoci verso il basso troviamo le novità nel layout della fotocamera con un piccolo joystick posto sopra il tasto delle informazioni.
Ancora più sotto c’è il dial generale con il tasto ok, di conferma al centro. Proseguendo verso il basso troviamo i tasti, in senso orario, Menu, Riproduzione, Riduzione e Ingrandimento.

La parte inferiore del corpo, oltre al consueto attacco per il treppiede, mostra lo sportello per il comparto dedicato alla batteria.
Spostandoci di lato, su quello di destra, c’è lo sportellino che copre l’alloggiamento per due schede di memoria, una “normale” SD e una CFExpress di tipo B, scelta obbligata per chi fa largo uso delle raffiche e delle riprese video.

Ma non abbiamo ancora parlato del sensore? È lo stesso CMOS di tipo FX, a pieno formato, uguale a quello della Z9, con 46 milioni di pixel di risoluzione effettiva: anche per la Z8 è disponibile la funzione che attiva una tendina a protezione del sensore quando la macchina è spenta.

Parliamo ora delle novità funzionali della fotocamera. A livello di riprese video, la nuova Z8, offre prestazioni davvero importanti: fino a 125 minuti di ripresa in modalità 4K a 60p oppure 90 minuti in 8K a 30p. Per la ripresa di aerei e altri velivoli in genere c'è una modalità apposita specifica per la ripresa aerea, anche in condizioni di luce scarsa. Sempre parlando di poca luce c'è da sottolineare che la Z8 è in grado di rilevare un soggetto davanti a sé fino a valori di -9 EV.
Quella che però ha fatto saltare tutti sulla sedia alla presentazione è stata la Pre-Release Capture, funzione che permette alla fotocamera di catturare immagini fino a 1 secondo prima che il pulsante di scatto venga effettivamente premuto: sbalorditivi i risultati che si possono ottenere.

Nikon Z8 vista di trequarti posteriore con display aperto od118

Conclusioni
A chi si rivolge quindi la Z8? Dopo tante analisi ed elucubrazioni siamo giunti a pensare che è l’acquisto ideale per un utente esperto che voglia entrare nel mondo Nikon, arrivando da qualche altro marchio (una chicca è rappresentata dalla retroilluminazione notturna dei tasti sul corpo macchina: una vera e propria libidine, assente sulle concorrenti). La macchina è davvero potente e completa, capace di soddisfare anche il fotografo evoluto più esigente. Per gli utenti di casa Nikon invece il discorso è un po’ diverso.
I professionisti che usano quotidianamente la Z9 potrebbero adottare una Z8 come secondo corpo vista l’assoluta semplicità nel passare da un corpo all’altro. Praticamente manca solo l’impugnatura verticale e la capacità GPS della top di gamma. L’impiego delle ottiche professionali è assolutamente ideale con il nuovo corpo, ben strutturato e bilanciato; la capacità di raffica è rimasta invariata con la Z9 quindi nessun problema nemmeno sotto quell’aspetto: anche per la Z8 lo scatto a raffica non prevede alcun momento di oscuramento del display o del mirino. Ecco magari si poteva fare di più col mirino invece di replicare lo stesso EVF della Z9 da 3,69 megapixel ormai un po’ datato…
Diverso è il discorso per chi ha già una macchina della serie Z: l’esborso per il passaggio alla Z8 non è cosa da poco ed è subordinato alla disponibilità economica e alla necessità di cambiare il parco ottiche, magari nel tempo, per sfruttare a pieno le qualità di ripresa del sensore full frame. È sicuro però che l’upgrade verso un sistema che ha caratteristiche di autofocus e di ripresa video eccellenti fa aumentare la tentazione e il desiderio.
Altro discorso vale per quegli utenti Nikon che sono rimasti alle vecchie D700, D800 o D850 che vorrebbero lanciarsi nel futuro con questa nuova fotocamera: il passaggio sarà sicuramente un piccolo shock iniziale che porterà però, in breve tempo, a un amore sconfinato per la nuova arrivata.
Un tempo era impensabile, lo abbiamo già detto, spendere queste cifre per un corpo macchina ma oggi, tra una scusa e l’altra, dobbiamo subire la volontà delle case di fare cassa sulle nostre spalle per far fronte al deciso calo nelle vendite. Quindi che si fa, si smette di comprare e, prima o poi, di fotografare?

 

Data di pubblicazione: luglio-settembre 2023
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