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Quale fotocamera per quale fotografia. Parte terza

Stefano Tieghi

Prezzo e capacità fotografiche: come fare a decidere quale soluzione fotografica risponde meglio alle proprie esigenze? Ecco qualche suggerimento.

Con l’approfondimento del rapporto costi/benefici delle varie tipologie di fotocamere arriva a conclusione la nostra divagazione sulla scelta della fotocamera più adatta a ciascuna esigenza. Come è naturale, una o più specifiche esigenze fotografiche possono essere soddisfatte da più di una tipologia di fotocamera, la qual cosa comporta però un insieme di compromessi, benefici prestazionali e costi che differisce in misura anche molto marcata a seconda del tipo di fotocamera.

Se nella prima puntata della nostra analisi abbiamo cercato di identificare la fotocamera più rispondente a ogni determinata tipologia di foto e nella seconda parte abbiamo analizzato in che modo la modalità di fruizione delle immagini che scattiamo (stampa, visione a video o altro) incide sulle caratteristiche della fotocamera da scegliere, in quest’ultimo capitolo esamineremo l’influsso del prezzo sulle caratteristiche di ogni tipologia di fotocamera, con i conseguenti vantaggi e svantaggi, in modo tale da poter identificare quella maggiormente rispondente a ogni specifica esigenza. Raccomandiamo dunque al lettore interessato di iniziare cronologicamente la lettura dagli articoli succitati prima di proseguire nella lettura di quest’ultimo capitolo. Per approfondire le caratteristiche delle varie tipologie di fotocamere rimandiamo inoltre il lettore ai link presenti nell’articolo e indirizzati alle analisi più recenti sulle singole materie. Vediamo dunque quali sono le opzioni sul tavolo con i rispettivi pro e contro e i relativi costi.

Prima opzione: un corpo macchina e un parco ottiche completo

Pentax KP

Naturalmente una DSLR (Reflex parte prima: Canon e Pentax e parte seconda: Nikon e Sony) o una CSC (Compact System Camera) (Mirrorless: lo stato dell'arte. Parte prima e seconda), corredata da un parco ottiche completo, è perfettamente in grado di soddisfare le esigenze di qualunque appassionato, qualunque sia la tipologia di foto privilegiata e la modalità di fruizione desiderata. Tralasciando volutamente i corpi macchina di costo medio-alto, le cui funzionalità progressivamente più sofisticate e complete possono anche non essere ritenute necessarie, una DSLR entry-level in formato APS-C – come la Canon EOS 1300D o la Nikon D3300 – possono essere acquistate per circa 300-350 euro in kit con zoom base 18-55mm. Ovviamente si tratta di un’ottica estremamente basica, non particolarmente veloce né luminosa, alla quale si può aggiungere uno zoom tipo 70-200mm o 70-300mm per coprire le esigenze di scatto a focale medio-alta, arrivando così a disporre di un complesso corpo-ottiche ragionevolmente completo e sofisticato per una cifra attorno agli 800 euro.

Naturalmente desiderando obiettivi più performanti dal punto di vista ottico oppure in grado di soddisfare esigenze diverse, come un capace grandangolo o un obiettivo macro, i costi salgono considerevolmente, proiettandosi verso i 2.000 euro. Tutto ciò comporta poi la necessità di gestire pesi e ingombri tutt’altro che indifferenti quale rovescio della medaglia delle capacità fotografiche più complete. È vero che optando per una mirrorless con le sue ottiche più compatte, sia essa in formato APS-C o Micro Quattro Terzi, possiamo risparmiare un bel po’ di peso, però rimane la necessità di sostituire frequentemente le ottiche. Questa situazione può rivelarsi spesso davvero frustrante, costringendo il fotografo a continui cambi di ottica pena la perdita di scatti magari irripetibili. Ciò ci conduce direttamente alla seconda opzione.

Seconda opzione: non uno… ma due corpi macchina

Una possibile alternativa al problema esposto, sempre scendendo a patti con pesi e ingombri considerevoli, può essere rappresentata da un secondo corpo macchina, magari di un modello più vecchio e conveniente della stessa marca di quello principale, così da avere sempre un paio di ottiche di pronto impiego. Un corpo macchina di questo tipo, sia esso una reflex o una mirrorless magari di un modello da poco sostituito da uno di nuova generazione, può facilmente essere acquistato per poche centinaia di euro. Ma se non siamo assolutamente disposti a portarci appresso qualche chilo di dispositivi?

Terza opzione: una fotocamera a ottica intercambiabile con un solo obiettivo più una fotocamera a ottica fissa

Sony Alpha A9Questa soluzione, che a prima vista potrebbe sembrare assurda, in realtà offre numerose opportunità, perché le due tipologie di fotocamera, se abbinate oculatamente, possono costituire un binomio veramente versatile e ricco di possibilità. Si potrebbe utilizzare la fotocamera a ottica intercambiabile per determinate tipologie di scatti, per i quali si desidera ad esempio sfruttare le dimensioni maggiori del sensore per scattare in formato Raw e intervenire in post-produzione, magari per stampare un bel book delle vacanze, e lasciare alla fotocamera a ottica fissa le altre tipologie di scatto. Esaminiamo qualche possibile alternativa.

- Abbinare un’ottica specializzata, come un obiettivo macro per l’appassionato di macro-fotografia, un capace grandangolo per i paesaggi oppure un potente zoom per l’appassionato di fotografia naturalistica, a una versatile Travelzoom con sensore piccolo – quindi con tutte le limitazioni del caso nella fruizione e manipolazione delle immagini – per le altre tipologie di foto. Un corpo macchina entry-level capace ma poco costoso come le reflex Canon EOS 1300D (prezzo medio nel secondo trimestre 2017 324 euro) o la Nikon D3300 (350 euro) con un’ottica specializzata di buon livello richiederebbe una spesa attorno al migliaio di euro, cui potremmo aggiungere una moderna travelzoom, come le varie Canon PowerShot SX720 HS, Nikon Coolpix A900 o Panasonic Lumix DMC-TZ80, acquistabile per meno di 400 euro. Chi invece non intende rinunciare alla possibilità di stampare o manipolare anche le foto scattate con la compatta può optare per una delle numerose LSC (Large Sensor Compact) attualmente disponibili in commercio, dotata di luminosissima ottica fissa o zoom a bassa focale. Si tratta di fotocamere dalle eccellenti caratteristiche ma decisamente più costose – generalmente il prezzo supera i 600 euro – che con pesi e ingombri comparabili alle travelzoom offrono però prestazioni decisamente superiori. In questo modo con una spesa inferiore a 1.500 euro potremmo disporre di una coppia di fotocamere in grado di soddisfare qualunque esigenza, risparmiando nel contempo un bel po’ di peso.

Nikon Coolpix B700- Abbinare uno zoom di uso generale a una fotocamera specializzata. Un appassionato di foto che richiedono focali elevate che non desidera acquistare un grosso e costoso zoom può optare per una moderna Bridge superzoom con sensore piccolo (accettandone le limitazioni nella fruizione e manipolazione delle immagini) oppure una più costosa ma ben più capace LSC superzoom. Naturalmente una bridge superzoom offre focali ben più elevate (fino a 2000mm) rispetto a una LSC superzoom (attualmente non più di  600mm), però il sensore da 1” di queste ultime assicura qualità fotografiche superiori. Il rovescio della medaglia in quest’ultimo caso è rappresentato dal costo: una moderna LSC superzoom costa non meno di 800 euro, che aggiunti ai 300-350 euro della DSLR/CSC in kit con zoom base 18-55mm ci porta a un costo complessivo non troppo lontano dall’alternativa precedente.

Una fotocamera a ottica intercambiabile con un solo obiettivo più una fotocamera a ottica fissa è probabilmente l’alternativa forse più versatile in assoluto in rapporto a pesi e ingombri, poiché offre una scelta molto ampia di opzioni per comporre il binomio più adatto alle esigenze di ognuno. Senza contare il fatto che, a differenza delle prime due opzioni descritte, è possibile scegliere di volta in volta se ci è indispensabile la reflex/mirrorless oppure possiamo accontentarci della della fotocamera a ottica fissa. Se invece siamo assolutamente allergici a corpo macchina e ottiche intercambiabili non ci resta che esaminare la quarta opzione.

Quarta opzione: una sola fotocamera a ottica fissa di alto livello

Volendo optare per un’unica fotocamera è indispensabile identificare esattamente le proprie esigenze fotografiche. Sinteticamente, possiamo schematizzare come segue esigenze e relative soluzioni:

Fujifilm X100F- Per chi desidera stampare le proprie foto e/o ama intervenire in post-produzione, è auspicabile una fotocamera con sensore di grandi dimensioni e dotata di supporto Raw e controlli manuali completi, dunque una LSC. I prezzi possono variare enormemente, spaziando da meno di 500 euro (per esempio Canon PowerShot G9 X Mark II o Sony Cyber-shot DSC-RX100) a quasi 4.000 euro (Leica Q o Sony Cyber-shot DSC-RX1R II). Chi vuole disporre di un’ottica con ampia escursione focale deve rivolgersi necessariamente a una LSC superzoom, quali la Canon PowerShot G3 X, la Panasonic DMC-FZ2000 o la Sony Cyber-shot DSC-RX10 III, il cui prezzo spazia mediamente dagli 800 euro ai 1.600 euro.
Canon PowerShot SX730 HS- Per chi desidera semplicemente gustarsi con parenti e amici le foto delle vacanze sul televisore di casa, senza disperarsi per quelle (non poche) situazioni in cui non è possibile scattare immagini decenti perché le condizioni eccedono le capacità fotografica di una fotocamera con sensore piccolo, può essere sufficiente una delle moderne e capaci Travelzoom o Bridge superzoom per gli amanti delle foto a lunghissima distanza. In entrambi i casi, al massimo con 400-600 euro è possibile acquistare una fotocamera perfettamente in grado di catturare ottime immagini in situazioni di scatto buone e ottimali.

Naturalmente, gli amanti delle foto in situazioni estreme dal punto di vista delle condizioni climatiche (neve, pioggia, sabbia) non potranno prescindere anche da una moderna action camera o una All-weather tra i numerosi modelli attualmente in commercio, pena il rischio di mettere a repentaglio la salute della propria attrezzatura.

In conclusione

DxO OneNon è indispensabile una reflex/mirrorless di fascia medio-alta con un corredo di ottiche semi-professionali, con costi nell’ordine di alcune migliaia di euro, per catturare immagini entusiasmanti in qualunque situazione di scatto. Per chi è allergico ai pesi e agli ingombri di una fotocamera tradizionale può bastare un dispositivo come il ‘camera module’ DxO One con sensore da 1” da montare su uno smartphone compatibile, per catturare immagini eccellenti anche in condizione di luce difficili, il tutto con una spesa inferiore a 500 euro (smartphone escluso naturalmente!). Chi ha un occhio di riguardo al budget può optare senza problemi per modelli a ottica fissa o intercambiabile non di ultima generazione. In special modo negli anni recenti, infatti, le nuove fotocamere spesso non differiscono in maniera sostanziale dai modelli che vanno a sostituire in listino ma costano sensibilmente di più. Corpi macchina (reflex o mirrorless), fotocamere a ottica fissa e ottiche di modelli precedenti a quelli più recenti offrono all’appassionato l’opportunità di assemblare un corredo fotografico di eccellente livello senza svenarsi economicamente.

Nella fotografia digitale, così come in numerosi altri settori della tecnologia moderna, infatti, spesso non è affatto necessario acquistare prodotti appena usciti sul mercato per disporre di dispositivi di eccellente livello senza spendere una piccola fortuna. In tempi non brillanti dal punto di vista economico, l’appassionato può dunque trovare la soluzione più adatta a soddisfare le proprie esigenze fotografiche, qualunque esse siano, investendo non più di un migliaio di euro o anche meno, scegliendo fotocamere e ottiche non di ultima generazione ma non per questo meno performanti. L’aspetto fondamentale per investire oculatamente i propri soldi, come abbiamo cercato di spiegare in questa serie di articoli, è però prendersi tutto il tempo necessario per valutare le tipologie di foto che si desiderano scattare prioritariamente e la relativa modalità di fruizione privilegiata (stampa, visione a video o altro), in modo tale da identificare l’opzione più rispondente alle proprie necessità fra quelle illustrate nel presente articolo, evitando di ritrovarsi tra le mani un dispositivo magari tecnologicamente all’avanguardia e di grande appeal commerciale, ma non rispondente alle proprie necessità.

 

Data di pubblicazione: luglio–agosto 2017
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