OD LibriI libri, in occasione delle festività natalizie, sono sempre un grande classico e vengono molto apprezzati come regali: ci danno il tempo di rilassarci ed entrare in mondi nuovi e, magari, lontani, un'occasione per evadere dalla quotidianità e dalla noia delle giornate uggiose che ci costringono in casa. E allora che cosa c'è di meglio di un bel libro di fotografia. Per questo mese ci proponiamo alcune pubblicazioni molto interessanti dell'editore Contrasto come il ritratto di Parigi attraverso i fotografi Magnum, un libro di "appunti" di Walter Bonatti, Suspence di Tim Parchikov e una grande monografia su Stephen Shore.


 

SuspenceTIM Parchikov
Suspence
136 pagine
70 fotografie a colori
21,4 X 30 cm
Contrasto
€ 35,00

Nel lavoro di Tim Parchikov, la sfida non è quella di rappresentare un mondo plausibile. Nè tantomeno vuole proporre un mondo immaginario. Egli crede semplicemente che in ogni cosa e in ogni momento ci sia qualcosa di nascosto che può essere rivelato e vissuto differentemente”. Così scrive Ami Barak nella sua introduzione al volume.

Suspense, pubblicato da Contrasto in inglese per il mercato italiano e internazionale, è il libro che ha accompagnato l'omonima mostra di Tim Parchikov esposta alla Maison Européenne de la Photographie fino allo scorso 30 novembre 2014. Parchikov è un fotografo russo nato a Mosca nel 1983, che ha già esposto in un buon numero di mostre, che oggi vive e lavora tra Mosca e Parigi e ha esordito nel 2006 con la monografia The Suitcase. Le immagini presenti in Suspence vogliono catturare dei momenti ordinari della vita, scene che ognuno di noi vede ogni giorno, trasformandole però, attraverso l’obbiettivo, in qualcosa di totalmente nuovo. Un oggetto qualsiasi può diventare lirico, sospeso nella suspense, nell’attesa di un imminente futuro. Le fotografie coinvolgono in questa trasfigurazione buona parte del mondo conosciuto: il libro ci conduce in un lungo viaggio da Venezia all’Islanda, da Shanghai a Tel Aviv.

Il fotografo è obbligato ad attraversare lo spazio – visivamente, non fisicamente – e in questo senso, come un viaggiatore, è meno protetto degli altri. Allo stesso tempo un’imprevedibile sensazione di suspense può condurlo verso un argine deserto a Istanbul o nel mezzo di una piazza affollata a Roma o Napoli. La fotografia diventa uno scudo che lo protegge dallo stordimento e lo riconcilia con l’incertezza." Anne Morin



Stephen ShoreStephen Shore
320 pagine
250 fotografie a colori
30 X 24 cm
Copertina Rigida
Contrasto
€ 55,00

Stephen Shore, nato nel '47 a New York, è un fotografo di grande fama internazionale. Il suo lavoro, molto pubblicato ed esposto, gli ha dato un primato particolare cioè quello di essere il primo fotografo vivente ad avere una mostra al Metropolitan di New York così come al George Eastman House di Rochester, alla Kunsthalle di Düsseldorf, all’Hammer Museum di Los Angeles, al Jeu de Paume di Parigi e all’Art Institute of Chicago. Questo libro è l’edizione italiana del volume presentato in occasione della retrospettiva europea tenutasi a Madrid fino allo scorso novembre. Il volume, curato da Marta Dahò, presenta numerose immagini tratte dai diversi lavori dell’autore, con vari testi a commento e anche un’intervista realizzata a Stephen Shore da David Campany.

L'opera di Shore in questa pubblicazione è interpretata e analizzata in una prospettiva storica unica, esclusiva: dagli scatti giovanili in bianco e nero a New York fino ai reportage American Surfaces e Uncommon Places, le fotografie di paesaggi, quelle dei reperti archeologici in Israele fino ad arrivare ai lavori più recenti in Ucraina e in Arizona. Il libro evidenzia il legame di Stephen Shore con la tradizione della fotografia americana, le influenze di Walker Evans, la frequentazione con Andy Warhol e la Factory, i rapporti con i maestri-colleghi della fotografia contemporanea, la scelta di nuovi strumenti e lo sguardo sempre preciso e consapevole. Pagina dopo pagina si nota l’evoluzione, di progetto in progetto, di uno stile originale, autentico e innovativo, attento e poetico, in grado di raccontare la realtà e i suoi cambiamenti.
 
Shore è stato un autore particolarmente prolifico che non ha mai smesso di mettere in discussione la sua pratica, mostrando nuovi punti di fuga. In ognuna delle sue opere ha anche evidenziato una certa qualità camaleontica, che gli ha permesso di approfondire la questione della trasparenza, spesso cancellando i suoi caratteri distintivi, nascondendo i suoi artifici, fondendosi con ciò che ha fotografato. Ancor più significativo, è che si sia dedicato così profondamente a pensare visivamente a questo tema, inerente al mezzo fotografico stesso e alla sua cultura, rispettando i suoi molti paradossi”. Marta Dahó

 


 

Parigi MagnumParigi, Magnum
Il ritratto di una città
Vista dai fotografi Magnum
a cura di Eric Hazan
304 pagine
270 fotografie a colori e B/N
24 X 31 cm
Cartonato con sovracoperta
Contrasto
€ 49,00

Una passeggiata nei quartieri vecchi del centro, uno sguardo sui tetti grigi, un inventario di vetrine e facciate, bistrot e monumenti. E poi il lungo Senna e i boulevard: queste sono forse le prime immagini che vengono in mente quando si evoca Parigi, una città vista, sognata, immaginata da tanti – la città dei fotografi per eccellenza. Eppure, gli autori della Magnum Photos, che più di ogni altro hanno conosciuto ed esplorato la vita di Parigi, sono riusciti nel tempo a darne un’immagine diversa, a disegnarne un ritratto pieno, vario, intenso, lontano da ogni stereotipo”. Eric Hazan

Parigi, Magnum ritrae a tutto tondo la ville lumière dal 1932 al 2012. La sua storia, le sue peculiarità, la parte più turistica e quella più intima. I fotografi di Magnum Photos ci accompagnano in un viaggio fatto di volti, sfilate di moda, jazz club e personaggi. Lo scatto della guerriglia urbana durante la liberazione si affianca senza stonare al ritratto di Picasso nel suo atelier e ai souvenir che riproducono la Tour Eiffel. Personalità come François Mitterrand, Edith Piaf, Catherine Deneuve, Alberto Giacometti e Christian Dior contribuiscono al racconto di questa città. Le fotografie compongono il mosaico da cui emerge il profilo di una metropoli dalle mille sfaccettature, affascinante e coinvolgente, un vero e proprio omaggio alla capitale francese.  

Frutto di uno straordinario lavoro negli archivi della Magnum Photos, questo libro raccoglie 235 immagini – dagli anni Trenta ad oggi – di 46 fotografi diversi, da Robert Capa a Cartier-Bresson a Martin Parr, da Elliott Erwitt a Alex Webb a Alex Majoli e Paolo Pellegrin. Una dopo l’altra, le fotografie formano il racconto, profondo e sorprendente,di una città che è da sempre al cuore dell’immaginario; un immaginario nato e nutrito, in tutto questo tempo, proprio dalle fotografie degli autori di Magnum.


 

Bonatti Appunti radiofoniciWalter Bonatti
Giorno per giorno l'avventura
Appunti radiofonici
231 pagine
16 X 22,4 cm
Cartoncino dorso telato
Contrasto
€ 19,90

Il nuovo titolo pubblicato da Contrasto, nella collana In Parole, in occasione della mostra dedicata allo scalatore/esploratopre/scrittore bergamasco che dal 13 novembre 2014 al 8 marzo 2015 si svolge a Milano presso Palazzo della Ragione Fotografia. Fotografie dai grandi spazi. L’esibizione, a cura di Alessandra Mauro e Angelo Ponta, è promossa dal Comune di Milano - Cultura, Palazzo della Ragione, Civita, Contrasto e GAmm Giunti, e realizzata in collaborazione con l’Archivio Bonatti. Il libro raccoglie le pagine degli appunti, finora inediti, sui quali Walter Bonatti preparò le sue trasmissioni radiofoniche andate in onda nel 1984. Nel corso di quell’anno, infatti, per circa un mese (dal 30 gennaio al 25 febbraio), gli ascoltatori di Rai Radio Uno si svegliarono con la voce di Walter Bonatti che narrava i suoi ricordi e i suoi pensieri, dava consigli a viaggiatori ed alpinisti, intervistava amici e compagni d’avventura, ripercorreva le imprese di una vita. Nel libro i testi sono accompagnati dalle fotografie dell’autore. Il volume riporta sotto nuova luce una scrittura che, come nota Stefano Bartezzaghi nel suo testo di apertura, “restituisce la visione di un mondo che solo i suoi occhi hanno potuto vedere, perché solo le sue gambe hanno saputo girarlo in quel modo”.
Angelo Ponta

È un Bonatti al lavoro quello che emerge da queste pagine. Scorrendo il volume si rivivono gli eventi, i nomi e luoghi che il grande alpinista teneva a rievocare raccontando a braccio sulla base dei suoi appunti o scegliendo le pagine migliori dei suoi libri, e si leggono le domande che avrebbe fatto agli ospiti invitati in trasmissione. Chiamato all’inedita “avventura” radiofonica, per la prima volta Bonatti si trova a poter usare solo la voce per suscitare nel pubblico le emozioni da lui provate, e per ricreare nella fantasia degli ascoltatori le immagini da lui raccolte nei luoghi più inesplorati della Terra. Frammenti di memoria, itinerari, appunti, quindi; ma anche note scritte nelle pause tra un intervento e l'altro: il libro Giorno giorno, l’avventura. Appunti radiofonici è uno sguardo nel pensiero e nella memoria del grande personaggio, un nuovo importante tassello che arricchisce la collana In Parole.

Ecco soprattutto ciò che intendo per avventura, nell’accezione più vasta e coinvolgente del termine. Scoprire se stessi è indubbiamente la più stimolante delle avventure, ma lo è ancor più se questa ricerca ha per sfondo la grande natura intatta, rimasta ancora fuori dalla portata di chi troppo spesso non sa, o non vuole, coglierne la preziosità. La natura è vita ed è la nostra stessa salvezza, non soltanto fisica. Walter Bonatti

Walter Bonatti nasce a Bergamo nel 1930. Del 1951 è la sua prima grande impresa alpinistica: con Luciano Ghigo scala la parete est del Grand Capucin nel gruppo del Monte Bianco. Nel 1954 Bonatti è il più giovane partecipante alla spedizione capitanata da Ardito Desio, che porterà Achille Compagnoni e Lino Lacedelli sulla cima del K2. Nel 1955 scala in solitaria e per la prima volta assoluta il pilastro sud-ovest del Petit Dru, nel massiccio del Monte Bianco. Nell’inverno del 1965 scala in solitaria la parete nord del Cervino aprendo una nuova via. È la sua ultima impresa di alpinista estremo. Successivamente si dedicherà all’esplorazione e all’avventura come inviato del settimanale Epoca, fino al 1979. A partire dagli anni Sessanta pubblica numerosi libri che narrano le sue avventure in montagna e negli angoli più sperduti del pianeta.