analisi mercato mondiale fotocamere digitali per aree georgaficheIl numero scorso della nostra rubrica è stato dedicato all'analisi del mercato globale della fotografia digitale così come emerge dai dati relativi al 2014 diffusi a inizio febbraio dalla CIPA, l'associazione che riunisce i produttori fotografici giapponesi. Tali dati, che certificano una flessione in atto ormai da quattro anni, pongono chiaramente in risalto gli effetti marcatamente diversi che la crisi economica globale e le dinamiche commerciali e tecnologiche hanno sui diversi segmenti di mercato. In questa seconda parte della nostra analisi vedremo come tali effetti si manifestano nei singoli mercati geografici.

Se la contrazione del mercato globale delle fotocamere a ottica fissa interessa in misura simile tutti e tre i principali mercati geografici (Europa, Americhe e Asia), come abbiamo visto nella prima parte della nostra analisi, la flessione che per il secondo anno consecutivo ha contraddistinto le fotocamere a ottica intercambiabile ha inciso in maniera differente in questi mercati e tale diversità si è manifestata in maniera ancora più evidente esaminando i dati riguardanti DSLR e CSC.

La precedente analisi del mercato per aree geografiche (2013: crescita solitaria per il Giappone) vedeva crescere le consegne di corpi macchina nel Sol Levante sotto la spinta di una politica di incentivi ai consumi terminata nei primi mesi del 2014, i cui effetti si sono rapidamente esauriti spingendo al ribasso le vendite nel corso dell'anno. Per quanto riguarda le reflex il Giappone si è trovato in buona compagnia, in quanto Europa, Americhe e Asia hanno registrato anch'esse una contrazione delle vendite, sebbene in misura diversa fra loro, mentre le consegne di mirrorless sono cresciute notevolmente nelle Americhe e, più lentamente, nel Vecchio Continente, lasciando l'Asia in leggera flessione. Ma vediamo in dettaglio quanto ci dicono i numeri.

Fotocamere a ottica intercambiabile e obiettivi

Mercato geografico fotocamere a ottica intercambiabile 2006-2014

La contrazione delle vendite è stata più sensibile in Europa, dove nel 2014 le unità consegnate sono calate di quasi un terzo (31,5%) rispetto all'anno precedente, attestandosi a poco più di 3,7 milioni. Nelle Americhe il calo è stato del 21% circa, con meno di 3,2 milioni di unità vendute, mentre l'Asia con quasi 4,9 milioni di consegne si è riconfermata il mercato di gran lunga più forte, con una flessione limitata al 4%. Un andamento ben diverso emerge analizzando i dati relativi alla suddivisione del mercato delle fotocamere a ottica intercambiabile nei segmenti delle DSLR e delle CSC. Interessante notare come le dinamiche di mercato che hanno contraddistinto gli ultimi anni abbiano portato pressoché sullo stesso livello Americhe e Asia, con il 26% circa del mercato globale delle fotocamere, mentre l'Europa si conferma al primo posto con il 31%.

Mercato geografico DSLR 2012-2014

Il grafico evidenzia come la flessione delle vendite che ha riguardato l'Europa sia stata ancora più marcata, con 3 milioni quasi esatti di unità consegnate che equivalgono a una riduzione di ben il 37%. Le Americhe sono riuscite a contenere il calo delle vendite di reflex al 25% (2,7 milioni di pezzi), eguagliate dal Giappone dove, terminati gli incentivi ai consumi introdotti dal governo, le vendite sono calate a meno di 1,1 milioni dai quasi 1,5 milioni del 2013. Molto meglio ha fatto il mercato asiatico, nel quale la riduzione delle vendite di DSLR si è fermata al 5% con poco più di 3,6 milioni di unità consegnate. Con poco meno del 26% del mercato mondiale delle DSLR, le Americhe si avvicinano all'Europa, scesa nel 2014 al 28,5% circa, mentre l'Asia svetta irraggiungibile al 34,19%.

Mercato geografico CSC 2012-2014

Nettamente diverso l'andamento delle consegne nel segmento delle mirrorless. Il 2014 ha visto crescere le vendite in Europa e Americhe, sebbene con ritmi ben diversi (rispettivamente +8% e +18%), per complessive 724.000 unità circa contro approssimativamente 481.000. Da notare il fatto che il Giappone, pur con una flessione del 18% conseguente l'esaurimento degli effetti degli incentivi ai consumi, ha registrato comunque consegne su livelli praticamente equivalenti all'Europa. Molto bene l'Asia, che con oltre 1,2 milioni di pezzi si è confermata il primo mercato mondiale anche per le mirrorless, con una flessione limitata all'1%.

Mercato CSC percentuali geografiche 2006-2014

La disponibilità da ormai tre anni a questa parte di dati separati per reflex e mirrorless ci consente di esaminare l'evoluzione di questi due segmenti. Se infatti a livello globale i corpi macchina venduti nel 2014 sono stati suddivisi tra il 76,23% di DSLR e il 23,77% di CSC, il grafico precedente mostra che per quanto riguarda le mirrorless consegnate mentre Giappone ed Europa sono in linea con tale valore, le Americhe si collocano nettamente al di sotto della media con meno del 15% del totale, all'opposto dell'Asia, dove le CSC rappresentano ben oltre un terzo di tutte le fotocamere a ottica intercambiabile.

Mercato geografico ottiche 2006-2014

Il calo nelle consegne di corpi macchina non poteva che avere ripercussioni anche sulle vendite di ottiche, e infatti nel 2014 si è registrata la seconda flessione consecutiva delle consegne di obiettivi in tutti e tre i principali mercati geografici, anche se con ritmi molto diversi: l'Europa infatti ha registrato una riduzione di quasi il 23% (6,1 milioni di unità consegnate) mentre per le Americhe, a parità di vendite (6 milioni) il calo è stato limitato al 17% circa. Anche in questo segmento il risultato migliore è appannaggio dell'Asia, dove la riduzione delle consegne è stata molto contenuta (solo -2% con quasi 7 milioni di unità consegnate). É interessante notare anche che mentre nei corpi macchina le quote mondiali di Europa e Americhe vedono in vantaggio il Vecchio Continente (27% contro 23%), per quanto riguarda le ottiche questi due mercati sono pressoché appaiati con poco meno del 27% del totale.

Fotocamere a ottica fissa

Mercato geografico fotocamere a ottica fissa 2006-2014

Il declino del mercato mondiale delle fotocamere a ottica fissa è ormai una costante dal 2009 a questa parte, con l'unica eccezione del 2010, e questo andamento si ripropone fedelmente anche nei singoli mercati geografici. Nel 2014 mentre Europa (-32,86%) e Asia (-32,21%) hanno registrato un calo inferiore alla media globale del 35,25%, rispettivamente con 10 milioni e 6,3 milioni di unità consegnate, assai peggio hanno fatto le Americhe, dove gli 8,3 milioni di pezzi corrispondono a un crollo di quasi il 43%. Questi numeri riconfermano l'Europa quale primo mercato per le fotocamere a ottica fissa con poco meno del 34% del totale, seguita dalle Americhe con il 28% circa e dall'Asia nettamente staccata con meno del 22%.

In conclusione

La CIPA come consuetudine non fornisce stime separate riguardanti le singole aree geografiche, tuttavia l'analisi dei dati storici ci fornisce comunque interessanti spunti di riflessione. Il progressivo spostamento del mercato della fotografia digitale dalle fotocamere a ottica fissa a quelle a ottica intercambiabile, che ha visto il rapporto di forza passare dal 93,34% contro il 6,66% del 2006, primo anno per il quale sono disponibili dati omogenei, al 68,14% contro il 31,86% del 2014, segnala una tendenza chiaramente inarrestabile. Nella ripartizione dei corpi macchina tra reflex e mirrorless la tendenza in atto vede queste ultime ormai prossime a toccare un quarto del totale, livello che verrà probabilmente raggiunto già quest'anno.

Queste due tendenze si ripropongono anche nei principali mercati geografici, sebbene con ritmi differenti. Le CSC prendono piede molto più lentamente nelle Americhe rispetto all'Europa, dove al contrario le fotocamere a ottica fissa resistono più validamente che nelle Americhe e in Asia. Nel 2015 sembra dunque probabile che in Asia ritorni il segno più per le vendite sia di corpi macchina che di obiettivi, mentre Europa e Americhe dovrebbero registrare ancora un calo in entrambi i segmenti, seppure molto più contenuto rispetto allo scorso anno.

Data di pubblicazione: aprile 2015
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