analisi-fotocamre-large-sensor-compaxtA quasi due anni di distanza da quando ci siamo occupati dell'argomento torniamo a parlare delle LSC (Large Sensor Compact), le fotocamere compatte top di gamma. Rispetto alle compatte high-end, protagoniste degli ultimi due numeri della nostra rubrica (Il mercato delle compatte high-end. Prima e Seconda parte), le LSC beneficiano di sensori di maggiori dimensioni, generalmente APS-C ma anche full-frame, caratteristica questa che ne rende ineguagliata la qualità fotografica rispetto a qualunque altra fotocamera a ottica fissa.

 

Il mercato delle Large Sensor Compact di fascia alta è oggi assai più ricco di modelli rispetto alla nostra ultima analisi (Large Sensor Compact: una compatta un po' speciale), e ciò nonostante la profonda crisi commerciale che affligge ormai da diversi anni il settore delle fotocamere a ottica fissa. Le LSC si rivolgono principalmente al vasto bacino dei professionisti che necessitano di una fotocamera di altissima qualità sempre pronta all'uso ma anche a tutti quegli appassionati disposti a investire in una fotocamera a ottica fissa dai costi elevati ma senza rivali per caratteristiche e qualità. Più pesanti e ingombranti rispetto alle compatte high-end (un sensore di maggiori dimensioni richiede infatti un'ottica proporzionalmente più grande), le Large Sensor Compact sono caratterizzate da obiettivi generalmente a focale fissa oppure di zoom a ridotta escursione per non penalizzare eccessivamente le dimensioni, sempre di altissima qualità come si conviene a fotocamere estremamente costose. Lasciamo dunque spazio all'analisi del ricco ventaglio di proposte attualmente disponibili in commercio, rammentando al lettore che le caratteristiche complete delle fotocamere di cui parleremo sono come sempre disponibili nel comparatore di Fotoguida.it.

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Canon Powershot G1 X Mark IIErede della G1 X annunciata a gennaio 2012, la nuova Canon Powershot G1 X Mark II (annuncio a maggio 2014) ne riprende le principali caratteristiche eliminandone i pochi difetti (una certa lentezza del sistema AF, raffica e distanza minima di messa a fuoco insufficienti). Fedele nell'aspetto alle altre fotocamere Canon della serie G, la G1X Mk II è caratterizzata da un sensore CMOS da 1,5" (18,7 x 14 mm) e 13,1M, leggermente inferiore come risoluzione rispetto al predecessore e soltanto del 20% più piccolo come dimensioni rispetto al formato APS-C di molte DSLR. Contraddistinta da un potente processore DIGIC 6, un eccellente zoom 24 – 120 mm F2,0 – 3,9, un luminoso display LCD inclinabile da 3" e 1.040.000 punti di risoluzione, un sistema autofocus da 31 punti AF, supporto Raw, microfono interno stereo, sensibilità ISO nativa 100-12800, raffica di 3 scatti/sec. (nettamente migliore rispetto all'1fps della G1 X), capacità video full HD 1080p30 nei formati AVC/H.264 e MP4, connettività Wi-Fi ed NFC integrate e supporto GPS tramite dispositivi mobili, la G1 X Mk II rinuncia al mirino ottico a tunnel integrato della G1 X per un EVF opzionale allo scopo di contenere gli ingombri, pesando ciò nonostante 558gr batterie incluse in virtù anche al solido corpo in metallo. Con un prezzo medio nel secondo trimestre 2014 di 745 euro, (per confronto la precedente G1 X ha un prezzo medio di 476 euro), la Canon Powershot G1 X Mark II è un'eccellente LSC che rappresenta il complemento ideale per i possessori di una DSLR che desiderano una fotocamera dall'impiego più immediato senza sacrificare la qualità dell'immagine.

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Fujifilm X100SEvoluzione dell'originale X100 del settembre 2010, che con la sua tecnologia X-Trans sviluppata da Fujifilm ha costituito una delle più interessanti innovazioni degli ultimi anni in materia di sensori, la Fujifilm X100S rappresenta un punto di riferimento tra le LSC. Annunciata a gennaio 2013, si differenzia dal predecessore per la seconda generazione di processore e sensore EXR, quest'ultimo un APS-C (23,6 x 15,6 mm) da 16,3M anziché 12,3M e il mirino ibrido ottico/elettronico di superiore risoluzione (2.350.00 pixel contro 1.440.00 punti), mantenendo invariate le caratteristiche che ne hanno decretato il successo, tra cui il display LCD fisso da 2,8" e 460.000 punti, il corpo parzialmente in lega di magnesio, il microfono interno stereo, il sistema autofocus da 49 punti AF, la capacità video full HD 1080p60 in formato MP4, la sensibilità ISO nativa 200 – 6400 (estesa 100 – 25600), la raffica di ben 8 scatti/sec. e la connettività Eye-Fi opzionale. Pesante all'uso 445gr, la Fujifilm X100S è una delle migliori LSC e tra le più avanzate in commercio: l'unica pecca si può forse riscontrare nel display poco luminoso, unitamente al prezzo molto elevato: 1.119 euro di media nel secondo trimestre 2014.

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Hasselblad StellarLa Hasselblad Stellar è il frutto della partnership tra la casa svedese e Sony, che ha dato vita anche alla HV (derivata dalla Sony A99) e alla Lunar (Sony NEX7). In linea con questa proficua collaborazione, la Hassleblad Stellar mantiene le caratteristiche tecniche dell'originale Sony, nella circostanza l'ottima Sony Cyber-shot RX100, rivestendole con un'ampia scelta di materiali pregiati. Rimandando per un maggiore approfondimento delle caratteristiche dell'Hasselblad Stellar alla nostra precedente analisi delle LSC, nella quale parlavamo anche della Sony RX100, oltre alla sezione del presente articolo riguardante Sony, rimane da dire che la Stellar è un prodotto di assoluta élite destinato principalmente ai possessori delle medio formato svedesi, come dimostrano la qualità dei materiali utilizzati e il prezzo medio di ben 1.805 euro, quattro volte superiore al prezzo attuale della Sony RX100. Appare comunque evidente che la Hasselblad Stellar è concepita per essere un prodotto di nicchia, non essendoci altre ragioni, a parità di caratteristiche tecniche, all'infuori del richiamo del marchio Hasselblad e dell'estetica per acquistare un prodotto incomparabilmente più costoso dell'originale.

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La storica casa tedesca propone ben due modelli di LSC, che naturalmente si collocano ai primi posti della categoria per caratteristiche oltre che per il prezzo. Tralasciando per ragioni “anagrafiche” la Leica X2, di cui abbiamo parlato l'ultima volta che ci siamo occupati di Large Sensor Compact, articolo al quale rimandiamo per maggiori informazioni, resta da dire che pur mantenendo caratteristiche al top sotto molti aspetti, sotto alcuni aspetti la X2 risente ormai degli oltre due anni di età (è stata annunciata a maggio 2012), su tutti il display piccolo e poco luminoso e l'assenza di connettività e capacità video. Ciononostante la Leica X2 rimane una LSC molto apprezzata dai cultori del marchio Leica, come dimostra il prezzo medio nel secondo trimestre 2014 tutt'ora elevato: 1.674 eLeica X Variouro.

Ben più recente (l'annuncio risale a giugno 2013) oltre che nettamente più costosa (con un prezzo medio nel secondo trimestre di quest'anno di 2.461 euro si tratta di una delle LSC più care in assoluto), la Leica X Vario si colloca ai vertici della categoria anche per caratteristiche. Caratterizzata da un sensore CMOS APS-C (23,6 x 15,7 mm) da 16,2 megapixel, la X Vario offre anche uno zoom Leica Vario Elmar 18-46 mm f/3.5-6.4 ASPH (28 – 70 mm equivalente nel formato 35 mm), un luminoso display LCD fisso da 3" e 920.000 pixel di risoluzione, un EVF esterno opzionale (il medesimo della telemetro Leica M), un sistema autofocus a 11 punti AF, supporto Raw, microfono interno stereo, sensibilità ISO nativa 100-12500, raffica di 7 scatti/sec. e capacità video full HD 1080p30 in formato MP4 (assenti invece opzioni per la connettività). Pesante pronta all'uso ben 628gr (in virtù del robusto corpo in lega), anche questo un record per la categoria, la Leica X Vario ha quale unico vero difetto il costo, ben al di fuori della portata della maggior parte degli appassionati.

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Lytro IllumUna LSC del tutto particolare ma non meno interessante è sicuramente la nuovissima (annuncio a luglio 2014) Light Field Camera Lytro Illum, della quale abbiamo già parlato in un'apposita notizia su Fotoguida.it. Questa fotocamera plenottica (chi fosse interessato ad approfondire i principi di funzionamento di questa tecnologia può consultare l'articolo relativo pubblicato nel 2008 da Osservatorio Digitale) rientra a pieno titolo tra le LSC grazie a un sensore CMOS plenottico di 1/1,2" (10,82 x 7,52 mm) da 40 megaray. Caratterizzata da un display touch inclinabile di 4" da 192.000 punti, uno zoom 30 – 250 mm F2, corpo in lega di magnesio, sensibilità ISO 80 – 3200 e un peso pronto all'uso ben 940gr, la Lytro Illum si propone come un'interessante innovazione tecnologica la cui diffusione dipenderà però dall'accettazione da parte del mercato e al cui successo commerciale non contribuisce certo il prezzo iniziale di 1.599 euro.

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Nikon Coolpix ATra le LSC non poteva certamente mancare una proposta Nikon. In commercio da marzo 2013, la Nikon Coolpix A si contraddistingue per un sensore CMOS APS-C (23,6 x 15,6 mm) da 16,2 megapixel privo di filtro passa-basso. Il filtro ottico passa-basso, presente sulla maggior parte delle fotocamere digitali, minimizza gli artefatti nei colori e l'effetto moiré ma “ammorbidisce” i dettagli delle immagini. L'assenza di tale filtro dona una superiore nitidezza e una maggiore risoluzione alle immagini, imponendo però teoricamente interventi di fotoritocco per eliminare appunto l'effetto moiré. Forte di un potente processore d'immagine Expeed 2, obiettivo 28 mm F2,8, mirino ottico esterno opzionale, display LCD fisso da 3" e 921.000 punti di risoluzione, supporto Raw, microfono interno stereo, sensibilità ISO estesa 100-25600, raffica di 4 scatti/sec., capacità video full HD 1080p30 nei formati H.264 e MP4 e connettività Wi-Fi tramite accessorio opzionale, la Coolpix A è tra le LSC più compatte (peso pronto all'uso di soli 299gr), grazie a un corpo particolarmente leggero e ai numerosi accessori opzionali anziché integrati come su molte concorrenti. Il prezzo medio nel secondo trimestre 2014 di quest'ottima LSC era di 751 euro, in linea con le concorrenti più dirette, quali la Canon G1 X Mark II.

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Ricoh GRUltima esponente in ordine di tempo delle sofisticate compatte della serie GR, l'incarnazione più recente della Large Sensor Compact di Ricoh, erede della GR Digital IV del 2011, è stata annunciata a maggio 2013. Denominata semplicemente Ricoh GR, propone un sensore CMOS APS-C (22,3 x 14,9 mm) da 16,2M, un potente processore GR Engine V, un obiettivo 28 mm F2,8, microfono interno stereo, sensibilità ISO nativa 100-25600, raffica di 4 scatti/sec., capacità video full HD 1080p30 nei formati AVCHD e MP4 e connettività Wi-Fi opzionale. Con un peso pronto all'uso di soli 245gr nonostante il robusto corpo in lega di magnesio, la Ricoh GR è un'eccellente LSC, per certi aspetti sottovalutata rispetto ad altre concorrenti, che nel secondo trimestre 2014 aveva un prezzo medio di 651 euro, piuttosto concorrenziale rispetto alla più dirette rivali.

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Sigma DP2 QuattroLa nuova generazione di LSC Sigma, come sempre basata sulla peculiare tecnologia Foveon, ha quale primo esponente la Sigma DP2 Quattro, annunciata a febbraio 2014 e ora disponibile in commercio anche in Italia. Come i modelli della precedente generazione (DP1M, DP2M e DP3M, dei quali abbiamo parlato nella nostra precedente analisi delle LSC, anche la generazione Quattro si articolerà nelle configurazioni DP1 Quattro, DP2 Quattro e DP3 Quattro contraddistinte da ottiche fisse rispettivamente di 28 mm, 45 mm e 75 mm equivalenti, sempre F2.8. La principale differenza tecnologica tra le due generazioni risiede nel sensore C-MOS Foveon X3 Quattro in formato APS-C (23,5 x 15,7 mm) da circa 29 megapixel complessivi, che mantiene i tre livelli fotosensibili caratteristici della tecnologia Foveon ma di cui soltanto il primo cattura i dati colore alla risoluzione massima di 19,6 milioni di pixel mentre i due livelli inferiori si limitano a 4,9M. Secondo Sigma questo approccio consente di mantenere i vantaggi nella risoluzione colore dei chip Foveon esistenti riducendo però il volume di informazioni da gestire, a tutto vantaggio della velocità di elaborazione e della riduzione del rumore nel segnale.

Oltre che per il sensore, le Sigma DP Quattro si differenziano dalla generazione precedente per il più potente processore TRUE III, l'eliminazione delle seppur marginali capacità video e il profondo restyling di comandi e corpo macchina, che assume una peculiare e per certi versi bizzarra forma allungata contraddistinta da una lunghezza di ben 16,1cm! Completano le caratteristiche delle Sigma DP Quattro il display LCD fisso da 920.000 pixel di risoluzione, la sensibilità ISO nativa 100-6400, la raffica di 3,5 scatti/sec. e l'assenza di flash e connettività integrati. Caratterizzata da un prezzo iniziale di poco inferiore ai 1.000 euro, (le precedenti DP1M, DP2M e DP3M costano oggi circa 500 euro), la Sigma DP2 Quattro, così come i modelli DP1 Quattro e DP3 Quattro che seguiranno, è una LSC molto sofisticata e particolare che appare destinata a rimanere confinata nella cerchia degli appassionati della tecnologia Foveon.

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Sony Cyber-Shot QX100 A completamento della propria gamma di "camera unit" o "lens style camera" secondo la nomenclatura ufficiale, Sony ha presentato a settembre 2013 la Sony Cyber-Shot QX100, una vera e propria Large Sensor Compact essendo dotata di un sensore da 1" (13,2 x 8,8 mm), per la precisione un CMOS Exmor R da ben 20,2 megapixel, uno dei valori più elevati della categoria. Come spiegato nell'annuncio pubblicato su Fotoguida.it, le Sony QX sono dispositivi progettati per trasformare qualunque smartphone di caratteristiche adatte in una vera fotocamera fornendogli ciò che gli manca: un sensore e un'ottica di grandi dimensioni (per uno smartphone naturalmente). Utilizzabili sia montate su smartphone che separatamente (l'unità viene pilotata tramite Wi-Fi e NFC), le Sony QX integrano ottica, sensore e processore d’immagine all’interno del barilotto dell’obiettivo. Caratterizzata da uno zoom 28 – 10 mm F1,8 - 4,9, capacità video full HD 1080p30 in formato MPEG4, sensibilità ISO nativa 160 – 25600 e scatto nel solo formato JPEG, la Sony QX-100 beneficia del display ampio e luminoso dello smartphone con cui viene utilizzata, unitamente alla versatilità delle app fotografiche in esso contenute. Con un peso equipaggiato di soli 179gr., la Sony QX-100 in considerazione delle sue peculiarità non può certo essere considerata una diretta concorrente delle LSC classiche più capaci, ma grazie anche a un prezzo medio nel secondo trimestre 2014 di 362 euro, incomparabilmente inferiore a qualunque rivale, rappresenta certamente un'avversaria pericolosa come dimostra il suo notevole successo commerciale.

Sony Cyber-Shot RX100III Per quanto riguarda le LSC più “convenzionali” rispetto alla peculiare QX100, Sony ha in portafoglio due proposte, che potremmo definire di fascia bassa e alta, tralasciando volutamente la RX10 che, con uno zoom 24-200 mm e un sensore da 1'', è stata la prima superzoom con sensore di grandi dimensioni. Relativamente al modello più semplice e compatto, ma non per questo meno sofisticato, troviamo la RX100, disponibile nella versione originale Sony Cyber-Shot RX100 (sul mercato da luglio 2012, della quale abbiamo parlato nel precedente studio sulle LSC, la successiva Sony Cyber-Shot RX100II (luglio 2013) e la recentissima Sony Cyber-Shot RX100III del luglio scorso. Le eccellenti RX100, tra le Large Sensor Compact di maggiore successo in assoluto, sono caratterizzate da un sofisticato sensore CMOS Exmor R di 1" (13,2 x 8,8 mm) da 20,2M (BSI CMOS da 20,1M sui due modelli più recenti), un potente processore Bionz (Bionz X sulla RX100III), un luminoso zoom 28 – 100 mm F1,8 – 4,9 (sostituito da un 24 – 70 mm F1,8 – 2,8 sulla RX100III), un nitido display LCD di 3" da 1.229.000 punti (che su RX100II e RX100III è inclinabile), sistema autofocus a 25 punti AF, slitta a contatto caldo per flash esterno e accessori (solo sui due modelli più recenti) e un microfono interno stereo. La recentissima RX100III incorpora inoltre un luminosissimo EVF OLED da 1.440.000 puntii con copertura del 100%. Completano le caratteristiche di questa sofisticata famiglia di LSC capacità video avanzate full HD 1080p60 nei formati MPEG4 e AVCHD (XAVC S, AVCHD, MPEG4 e AVC/H.264 sulla RX100III), capacità ISO estesa 80 – 25600 (100 – 25600 sulla RX100II), raffica di ben 10 scatti/sec. (2,5fps sulla RX100 originale) e connettività Wi-Fi (opzionale sulla RX100, integrata e con capacità NFC su RX100II e RX100III). Con un peso pronto all'uso variabile tra i 240gr della RX100 e i 290gr della RX100III, la LSC Sony “entry-level” si è evoluta in una famiglia di modelli dal grande successo commerciale. Il prezzo medio 2014 era di 433 euro per la RX100, 576 euro per la RX100II e 819 euro per la nuovissima RX100III.

Sony Cyber-Shot RX1RErede della RX1 di cui ci eravamo già occupati nella nostra precedente analisi del mercato delle LSC, alla quale rimandiamo per un utile confronto, la Sony Cyber-Shot RX1R vanta quale principale differenzia dal predecessore la presenza di un sensore CMOS Exmor full frame (35,8 x 23,9 mm) da 24,3 megapixel privo di filtro passa-basso. Il filtro ottico passa-basso, presente sulla maggior parte delle fotocamere digitali, minimizza gli artefatti nei colori e l'effetto moiré ma ''ammorbidisce'' i dettagli delle immagini. L'assenza di tale filtro dona una superiore nitidezza e una maggiore risoluzione alle immagini, imponendo però teoricamente interventi di fotoritocco per eliminare appunto l'effetto moiré. Unica, per ora, Large Sensor Compact dotata di sensore a pieno formato e mancante di filtro passa-basso, una tendenza che si va diffondendo sopratutto fra le fotocamere di fascia alta, la Sony RX1R - sul mercato da luglio 2013 - vanta anche altri primati tra le fotocamere esaminate, come la sensibilità ISO estesa di ben 50 – 102400 (100 – 25600 nativa). Con una raffica di 2,5 scatti/sec., un sofisticato sistema autofocus a 25 punti AF e una ricca panoplia di accessori opzionali, tra cui la connettività Wi-Fi, mirino ottico e EVF, la Sony RX1R ha l'unico neo nel prezzo, poco meno di 3.000 euro di media nel secondo trimestre (la precedente Sony RX1 è quotata poco meno, 2.807 euro), superiore persino alla più blasonata Leica X Vario.

In conclusione

Come abbiamo visto le LSC sono fotocamere dai prezzi non proprio abbordabili e spesso, anzi, proibitivi, ma tali sono i costi che è necessario sostenere per possedere quanto di meglio offre attualmente il mercato in materia di fotocamere a ottica fissa. L'appassionato alla ricerca di una fotocamera compatta con la qualità dell'immagine che soltanto un sensore di grandi dimensioni è in grado di offrire e che non ritenga indispensabile una focale elevata (anche se recentemente hanno iniziato ad apparire fotocamere con sensori da 1'' e zoom fino a 200-400 mm, segnatamente la Panasonic FZ1000 e la Sony RX10), oggi non ha che l'imbarazzo della scelta tra numerose LSC di varie marche disponibili in commercio e l'imminente apertura di Photokina 2014 potrebbe riservare interessanti novità anche per quanto riguarda il fiorente segmento delle Large Sensor Compact.

(data di pubblicazione: settembre 2014)

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