Taccuino

Alla scoperta di Milano

Valeria Prina

Tante iniziative all’inizio dell’estate per scoprire Milano e le tante occasioni legate alla fotografia, fotografarla, riprenderla in video

È il momento per scoprire Milano: questo inizio d'estate ha offerto diverse occasioni sia agli abitanti che ai turisti che dall’Expo in poi sono sempre stati molto numerosi, al punto da rendere Milano molto affollata anche nei giorni di ponte all'inizio di giugno. Sono occasioni per scoprire la città, stimolati a riprenderla in foto o in video, ma anche indotti a scoprirla, e in aspetti differenti, attraverso occasioni fotografiche. Un forte stimolo è venuto in questo caso dalla settimana della fotografia promossa per la prima volta: la prima edizione di Milano PhotoWeek sì è svolta dal 5 all'11 giugno 2017, promossa e coordinata dal Comune di Milano assessorato alla cultura e realizzata in collaborazione con ArtsFor con il supporto di Fondation Carmignac e Leica. Il progetto, che ha coinvolto oltre cento sedi e circa 150 iniziative, si proponeva di far emergere la forza della fotografia come strumento di comunicazione. Si rivolgeva agli appassionati di fotografia ma anche a quel nuovo pubblico impegnato in selfie.

Qui vi parliamo di alcune occasioni legate alla fotografia e al video, rientrate nelle diverse manifestazioni che hanno coinvolto e ancora coinvolgono Milano in questo inizio d'estate.

1 - Milano e i suoi attori. Come raccontare il fervente panorama teatrale cittadino? Attraverso la fotografia, che viene così a completare ed esaltare l’offerta culturale legata allo spettacolo dal vivo. La mostra Breakaleg – Ritratti di scena della fotografa milanese Laila Pozzo è esposta, nell'ambito di Milano PhotoWeek, presso il teatro Elfo Puccini di Milano fino al 23 giugno e mostra un momento che il pubblico non conosce. Infatti Laila Pozzo ha fotografato quell’istante in cui il sipario non si è ancora alzato, ma gli interpreti sono già entrati nei costumi di scena e, soprattutto, nella parte. Attraverso sguardi e gesti misurati, i "ritratti di scena" di Laila Pozzo descrivono storie e relazioni tra i personaggi. Il progetto prende il nome dall’espressione inglese “Break a leg! Rompiti una gamba!”: una sorta di “In bocca al lupo” usato dai teatranti dei Paesi anglosassoni.

2 - Milano alla scoperta dei grandi fotografi. Ancora nell'ambito di Milano PhotoWeek è stata organizzata, dal 7 all'11 giugno, una rassegna di documentari con protagonisti grandi fotografi internazionali. Le prime due giornate sono state alla Fondazione Stelline e il 10 e 11 giugno allo spazio CineWanted in via Tertulliano 68, all’interno del teatro Spazio Tertulliano. Qui dal 19 al 23 giugno, sarà ancora possibile vedere i documentari dedicati a Tim Hetherington, Vivian Maier, Robert Doisneau, Bill Cunningham, Mapplethorpe, Robert Frank.

3 - Milano e la memoria. Durante la settimana PhotoWeek sono stati aperti al pubblico 17 archivi cittadini grazie alla rassegna Archivi aperti di Rete fotografia, una occasione per vedere immagini lontane nel tempo e scoprire la fotografia come strumento di memoria.

Fino al 27 giugno 2017 è poi possibile vedere la mostra “Vedute Italia” Città e paesaggio nelle collezioni del Civico Archivio Fotografico di Milano. Il patrimonio del Civico Archivio Fotografico ammonta oggi a circa 850 mila fotografie originali, databili dal 1840 ai giorni nostri, con la possibilità di scoprire, tra l’altro, la riedificazione del Castello Sforzesco, la costruzione della Galleria Vittorio Emanuele e la documentazione della rete dei Navigli, coperta negli anni ’20 e oggi non più visibile.

4 - Milano e la vita cittadina. Grazie al progetto Milano Open Portrait dal 5 al 18 giugno in piazza Alvar Aalto, a Porta Nuova è stato installato un dispositivo fotografico a grandezza umana per riprendere la vita di questa porzione di città con uno scatto lungo una settimana. Il progetto, a metà tra fotografia di paesaggio, design e arte pubblica, è pensato come evento ponte tra le due manifestazioni Milano PhotoWeek e Milano Arch Week e intende promuovere un’esperienza interattiva intorno all’immagine della città.

5 - Milano e la tecnologia. Dal 9 all'11 giugno piazza Gae Aulenti ha ospitato Wide Photo Fest 17 promosso dall'Aif che ha offerto la possibilità di provare le nuove tecnologie grazie alla presenza di aziende specializzate in fotografia, ma anche di incontrare famosi fotografi e con loro scoprire i segreti di alcuni generi fotografici, come, ad esempio, la Street Photography o la fotografia dei bambini.

6 - Milano come set fotografico. Durante Milano PhotoWeek davanti al Leica Store, nel pieno centro di Milano, si è svolto il progetto 365+1 ritratti a Milano, con 30 fotografi che hanno ritratto coppie di milanesi o di visitatori o di chi nel capoluogo lombardo studia lavora o passa del tempo.

7 - Milano e lo spettacolo dal vivo. Diversi sono i festival che coinvolgono Milano portando lo spettacolo dal vivo in spazi non tradizionali e nella maggior parte dei casi in periferia. Milano Fil Off - Fil sta per felicità interna lorda che il festival si propone di incrementare - dal 9 al 18 giugno coinvolge 15 spazi in vari quartieri di Milano, dove 50 compagnie danno vita a spettacoli dal vivo per un totale di 400 repliche. Tra queste anche uno spettacolo alla scoperta dei fratelli Lumière. Una sezione del festival è Milano Off dell'Off: prevede un laboratorio di fotografia di scena con Cosimo Mirko Magliocca, che vanta una lunga collaborazione con teatri parigini. Una sua esposizione itinerante “Luci su scena” ha come tema la luce sprigionata dai personaggi fotografati sul palcoscenico. Il corso per non professionisti della fotografia si svolge dal 12 al 15 giugno presso la scuola di teatro Teatri Possibili.

8 - Milano e i fotografi che ne raccontano gli spettacoli. Il festival IT, che dal 9 all'11 giugno ha coinvolto giovani compagnie milanesi, offrendo loro la possibilità di presentare presso la Fabbrica del Vapore 20 minuti dei loro spettacoli come in una maratona, ha coinvolto anche un collettivo di fotografi. È DissolvenzeLab, che ha testimoniato in tempo reale tutto ciò che è accaduto al festival, fuori e dentro le sale. Nato in occasione della scorsa edizione di IT, il collettivo DissolvenzeLab in meno di un anno ha raccontato attraverso le immagini una cinquantina di spettacoli.

9 - Milano da riprendere e raccontare in video. Nell'ambito del festival Da vicino nessuno è normale presso l'ex Paolo Pini è in programma un concorso estemporaneo di video che vanta ormai una importante tradizione. È Milano in quarantott'ore, che prende il via il 23 giugno e chiede ai partecipanti di raccontare Milano secondo un tema che viene proposto quella sera (e segreto fino a quel momento) con un video, documentario, fiction o animazione completo di riprese, montaggio e musica. Il corto dovrà essere consegnato la domenica 25 giugno alle 20.  La proiezione dei corti finalisti e di quelli presentati nelle precedenti edizioni e prevista dal 14 al 16 luglio. I premi in palio sono rappresentati da esperienze come la partecipazione per un weekend alla mostra internazionale del nuovo cinema di Pesaro.

10 - Milano, il 1967 e il 1977. A questi due anni decisamente determinanti per la cultura e la musica il teatro degli Arcimboldi dedica i primi quattro giorni della settimana, fino al 31 luglio 2017 proponendo I magnifici 7. Saranno venti appuntamenti alle ore 19 nel Foyer del Teatro degli Arcimboldi. A corredo, una mostra evocativa che raccoglie copertine di dischi, fotografie, pass per concerti, manifesti, gadget e altri memorabilia provenienti dal 1967 e dal 1977. È visitabile tutti i giorni dalle 17 alle 20:30  con ingresso libero.

 Data di pubblicazione: giugno 2017
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