Editoriale

Febbraio 2019, Anno XIII, Numero 2

Ezio Rotamartir

In attesa della prima vera manifestazione fieristica dedicata alla mondo della fotografia, il CP+ di Yokohama, arrivano ormai come di consuetudine le prime novità da Las Vegas dove il dilagante CES ha sfornato novità elettroniche in ogni campo di applicazione. Tornando a casa, tra gli operatori del settore, si respira una leggera aria di ottimismo, qualcosa che non si percepiva da tempo...

Kamchatka - ©Katya Mukhina 2019 - OD95

Febbraio non è notoriamente un mese che ci riserva grandi emozioni se non quella di uscire a fotografare ancora bardati come se andassimo alla ricerca del Polo Nord magnetico o sfruttando l'occasione di visitare le tante mostre che ci sono sparse in giro per l'Italia. Oppure semplicemente passeggiando tra le città e le provincie di questa nostra magnifica Italia, spesso e volentieri data troppo per scontata e ignorata, in primis, proprio dai suoi abitanti che non sono più né santi né eroi né navigatori...

In effetti ci si meraviglia sempre quando si scopre che, magari a poca distanza da dove si vive, ci si imbatte – spesso con grande facilità – in luoghi d'arte carichi di storia e di bellezza, due attributi importantissimi per i soggetti che i fotografi amano catturare. Ne siamo pieni, lo sappiamo: il 70% del patrimonio artistico del'intero pianeta è qui, proprio in Italia, un Paese troppo spesso bistrattato, dimenticato, dove i primi a essere disinformati siamo proprio noi che ci viviamo. Poi troviamo sempre qualche straniero innamorato del Bel Paese che, in loco, ci racconta con dovizia di dettagli la storia di quello che abbiamo davanti agli occhi e di cui, spesso, non sappiamo quasi niente.

Vabbè che si dice che nessuno è profeta in patria ma, qui da noi, si sta decisamente esagerando. Ce lo confermano, d'altra parte, anche le istituzioni che, gestite da improvvisatori ignoranti, tentano di farci credere in un domani irreale al quale può credere solo un branco di idioti, quali quella gentaglia ci considera.

E allora rialziamo la testa e cerchiamo – almeno per quanto ci riguarda e ci è possibile – di salvare la mente e gli occhi dalla disperazione che ci circonda allenandoci a considerare solo il bello che ci circonda.

Non è difficile da trovare. Basta iniziare a provarci. Anche attraverso la macchina fotografica.