The Duomo, The Heaven Side - ©Trey Ratcliff per osservatoriodigitale di aprile 2011, n.o 28

Senza grande entusiasmo siamo partiti alla volta del Photoshow 2011, che quest'anno si teneva a Milano, sulla scorta della poco entusiasmante edizione romana dello scorso anno. Eh sì, è passato già un anno e che cosa è cambiato nel mondo della fotografia? Apparentemente nulla o quasi mentre, a guardare bene, qualcosa di diverso c'è, eccome. Come la primavera annuncia il risveglio della natura, anche la nostra amata fotografia e tutto il mondo che le sta intorno sembra essersi svegliata da un torpore che la costringeva da anni. La fiera di Milano ne è una prova: grande entusiasmo del pubblico – ma questo era prevedibile, visto che è l'unica vera manifestazione che abbraccia l'argomento – e palese entusiasmo anche da parte degli operatori che hanno cominciato a registrare numeri positivi e in crescita dopo anni di vacche molto magre. Al di là delle tendenze di mercato, 3D e mirrorless su tutti, sembra diffondersi nel pubblico l'esigenza di migliorare la qualità delle proprie immagini attraverso non solo l'acquisto di apparecchiature più potenti e moderne ma anche con l'iscrizione a corsi e scuole di fotografia. Che ci si avvii verso la fine delle teste mozzate e degli orizzonti sbilenchi? Forse non del tutto, però appariranno sicuramente fuochi più nitidi e colori più contrastati così come migliori tagli di inquadratura e soggetti ripresi meglio. Partecipa a pieno alla realizzazione di questi desideri l'oggetto di cui parla la rubrica ABC di questo mese, il paraluce, dall'inglese hood, un oggetto nero la cui utilità è spesso messa in dubbio, diremmo erroneamente: leggendo capirete perché.

Il profilo è dedicato, ormai come consuetudine, proprio al Photoshow 2011 che si vede, per la prima volta per osservatoriodigitale, accompagnato da un contributo audio che raccoglie parte delle interviste efffettuate ai maggiori operatori professionali del settore, responsabili vendite, marketing e comunicazione delle più note case di prodotti fotografici presenti in Italia. Il vero e proprio podcast lo troverete su iTunes, scaricabile gratuitamente, una interessante panoramica di oltre un'ora che potrete ascoltare quando, dove e come vi pare.

Un'altra novità che od inaugura con il mese di aprile è la collaborazione con DeAbyDay.tv, la web tv prodotta dalla Divisione Digital del gruppo De Agostini. L'iniziativa nasce per avvicinare alle astuzie dell'imaging digitale un largo pubblico normalmente abituato a usare i propri apparecchi compatti in modalità full auto, o che addirittura della fotografia possiede ancora un'esperienza limitata a smartphone e altri dispositivi portatili. Riuscire a coinvolgere anche questa tipologia di utenti casual rappresenta per la nostra redazione una sfida stimolante che sarà affrontata con articoli agili e accattivanti nello stile di DeAbyDay.tv.

Tornando però al numero di questo mese, grande spazio ha la rubrica dedicata all'analisi dei mercati e una riflessione importante, e al momento in controtendenza, è quella offerta dalla nostra Osservatrice Romana che ci parla della fotografia che... è morta. Oppure no?

Quindi spunti interessanti e riflessioni intorno al meraviglioso mondo della fotografia. Un numero tutto da leggere e l'augurio di una "scattante" primavera!

Ezio Rotamartir