Camilla Ferrari

Ogni momento è buono per scattare una fotografia. Questa frase, quasi banale da quante volte me la sono sentita ripetere, è in realtà uno dei miei mantra quando si tratta di street photography. Avere sempre la macchina fotografica nella borsa per essere pronti quando il nostro occhio incontra il destino della strada.

Per qualche strano fenomeno psicologico, tenere la macchina nella borsa mi aiuta anche a mantenere uno stato di concentrazione e attenta osservazione di ciò che mi circonda, un po' come un animale affamato in un bosco labirintico...

Qualche settimana fa sono stata a New York con DxO – qui su Osservatorio Digitale avevamo già parlato della loro macchina fotografica, la DxO ONE, ricordate? (link all'articolo) – in occasione della fiera di fotografia PhotoPlus2016 al Javits Center. Poco tempo per camminare per la città come farei solitamente... Il mio arrivo in città ha portato anche una pioggia torrenziale, che rendeva difficile persino raggiungere il centro. Eppure, l'ultimo giorno della fiera, uscita dalle porte dell'enorme edificio vetrato, sono rimasta impressionata dalla luce del sole uscito all'improvviso ad illuminare, con il suo tramonto, la capitale americana.

Le pozzanghere non avevano ancora fatto in tempo ad asciugare, le strade erano tappezzate di specchi d'acqua che insieme alla luce creavano delle riflessioni meravigliose. Una di queste pozzanghere si trovava proprio di fronte al Javits Center, e alle sue spalle si stagliavano altissimi edifici – di cui alcuni ancora in costruzione – ai lati di una delle tipiche, lunghissime, strade di città americane. E c'era anche un semaforo, che si rifletteva perfettamente nella pozzanghera che stavo osservando.

Erano circa le cinque, la fiera stava chiudendo, orde di persone uscivano dal palazzo e attraversavano la strada di fronte a me. Ma era tutto troppo confuso, troppo affollato, volevo trasmettere la sospensione e la leggerezza di un passo riflesso nell'acqua. Volevo che il semaforo fosse rosso per contrastare con il blu del cielo e unirsi al rosso delle impalcature sui palazzi. Ma soprattutto, non volevo fotografare una persona direttamente ricollegabile alla fiera, addobbata con macchine fotografiche e sacchetti delle marche più famose.

… Ho aspettato più mezz'ora prima di trovare la persona giusta. La luce stava cambiando, avevo paura che non sarei riuscita a realizzare la fotografia che volevo. Inoltre ero accovacciata per terra con la DxO ONE in mano, che grazie al cielo è estremamente leggera e mi ha permesso di stare in quella posizione per molto tempo. Tuttavia questa posizione mi ha reso anche molto visibile alle persone, che hanno tentato più volte di evitare di passarmi davanti... Rendendo ancora più lunga l'attesa.

Finalmente, prima che il sole sparisse dietro i grattacieli newyorkesi, un signore ha deciso di attraversare la strada, regalandomi il momento che stavo aspettando.

Data di pubblicazione: dicembre 2016
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