Test

Adobe Super Resolution

ODLab

Oggi parliamo di una nuova funzionalità di un software, apparsa quasi in sordina nell’ultimo aggiornamento della Adobe Creative Cloud, che riguarda forse l’applicazione più nota disponibile al suo interno: Adobe Photoshop...

La funzione nuova e davvero strabiliante si chiama Super Resolution e, già dal nome, ci annuncia l’area in cui va “a parare”.
A nostro avviso si tratta di un passo avanti nella tecnologia relativa a un software di “ritocco” fotografico che potrebbe segnare un’epoca: i vantaggi che derivano dall’uso di questa funzione sono così rilevanti che basa poco per rendersene conto in modo sostanziale. Ma di che cosa stiamo parlando concretamente?

La Super Resolution, in poche parole, permette di aumentare appunto la risoluzione di un’immagine con un fattore 4x, basandosi sul cosiddetto machine learning, cioè sulla capacità di apprendimento da parte del software grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale che studiano, interpretano e modificano il contenuto di una fotografia. È in pratica l’evoluzione di un’altra funzione, Enhance Details, apparsa un paio di anni fa, che utilizzava l’intelligenza artificiale e l’auto-apprendimento per migliorare sensibilmente le qualità di file RAW.

La nuova funzione ha un compito ancora più arduo rispetto alla precedente: invece di migliorare “solamente” i dettagli è capace anche di aumentare la risoluzione e le dimensioni dell’immagine originale, producendo un risultato finale con dettagli precisi e bordi ben definiti. Prima, provando a ingrandire una fotografia qualunque si ottenevano immagini sgranate e assolutamente sfocate.
Abbiamo provato subito a prendere un file RAW scattato con una veterana Canon 5D da 13,3 megapixel e sottoporlo al trattamento della funzione Super Resolution ottenendo un’immagine da 52,2 megapixel che risulta, incredibile, anche più dettagliata dell’immagine iniziale. Certo il processo non è immediato come si possa pensare ma il risultato vale davvero la candela, come si suole dire.

Con un file di questo genere si può pensare di stampare in dimensioni davvero grandi senza temere una stampa orrenda e poco definita. Oppure pensare di vendere la foto sui siti che pretendono dimensioni e risoluzioni ragguardevoli, non certo alla portata delle fotocamere di un tempo. Per quanto riguarda la EOS 5D parliamo pur sempre di una fotocamera di quindi anni fa, un’eternità in termini di sviluppo tecnologico, anche se rimane sempre un’ottima macchina fotografica.

Ingrandimento con Bicubic Enlarge Ingrandimento con Super Resolution

Stavamo parlando del processo che porta all’immagine ingrandita e super risoluta; bene partiamo dal file RAW (anche se è possibile partire da un file Jpeg oppure Tiff) e lo apriamo in Photoshop attraverso Adobe Camera Raw. Con un click sul tasto destro del mouse si accede a una finestra di dialogo che ci chiederà che cosa vogliamo scegliere tra le funzioni Enhance Details e la nuova Super Resolution.

Foto intera
Scegliendo quest’ultima parte un lavoro di elaborazione che può durare diversi minuti e che al termine ci consegnerà un file nuovo, salvato insieme al file originale, ma questa volta in formato Adobe DNG. Diciamo subito che anche la dimensione del file creato è piuttosto generosa e, talvolta arriva a raggiungere i 3/400 megabyte, soprattutto quando si provano a “migliorare” immagini già grandi di partenza come i file di fotocamere da 25 o 30 megapixel (Canon EOS 5D Mark III) o addirittura file già molto risoluti come quelli prodotti dalla Hasselblad Mirrorless X1D da 50 megapixel: il sistema lavora e provvede a ingrandire tutti i file che abbiano al massimo una superficie intorno ai 70 mila pixel, quindi capirete che stiamo parlando di tanta roba, come dicono i più giovani.

Foto croppata
È ovvio che le immagini più risolute produrranno un risultato ancora migliore, talvolta davvero stupefacente con file grandi almeno mezzo giga ma che lasciano a bocca aperta per la qualità.
Per tornare alla fase finale dell’operazione basterà poi trasformare il file nel formato che più ci aggrada e il gioco è fatto. Partendo da un Raw di 13 mpx ci troveremo con un’immagine da oltre 50 davvero ottima.

Confronto ingrandimento con la funzione Bicubic Resample (a sinistra) e Super Resolution (a destra)
Qualcuno dirà che già esistevano in commercio software capaci di fare questa sorta di “magia” (tipo Gigapixel AI di Topaz, DxO e compagnia varia) ma nessuno mai capace di raggiungere questo tipo di risultato e con questa qualità. Qui si vede davvero la mano di chi di immagini ne sa tanto e ci lavora da anni e anni: questa potrebbe essere senza dubbio una delle funzioni migliori di Photoshop in tutti i suoi anni di vita.


Conclusioni
Tutto questo ci porta a pensare che questa funzione, di fatto, resusciti d’improvviso le fotocamere che giacciono abbandonate negli armadi dei fotografi, quelle capaci di risoluzione tra i 10 e i 14 megapixel facendole tornare utilizzabili da subito.
Inoltre pensiamo anche alle immagini ritagliate da file originali, crop che da un file da 24 o 30 megapixel, che finiva per restituire un file da 9 o 10 mpx: bene oggi con Super Resolution quelle immagini possono tornare a essere risolute a sufficienza per una stampa in grande formato che fino a ieri era impossibile da ottenere.
Con la funzione SR si può anche migliorare la qualità di un file RAW senza ingrandirlo: miglioreranno i dettagli senza che l’immagine cambi dimensione.

Un’altra possibilità data dalla SR è quella di operare miglioramenti e trasformazioni sulle foto scattate dagli smartphone; abbiamo già detto che questa funzione da il meglio di sé partendo dai file RAW ma anche con i JPEG è in grado di dare delle belle soddisfazioni.
Per contro diremo che nella maggior parte dei casi la funzione Super Resolution raddoppia le dimensioni dell’immagine (2x altezza e 2x lunghezza) così da quadruplicarne il contenuto in numero di pixel e creando file di dimensioni a volte davvero giganti ma, soprattutto, produce un nuovo file DNG che ci costringe a un ennesimo passaggio per trasformare il formato di file.

Detto ciò è però chiaro che ci troviamo davanti a qualcosa di epocale e di straordinario che potrebbe farci passare giorni e giorni a convertire il nostro archivio, aggiornandolo a risoluzioni e dimensioni più adatte ai giorni nostri.


Le foto a corredo di questo articolo sono prese direttamente dal sito Adobe, realizzate da Eric Chan, che ne mantengono tutti i diritti d’autore relativi.

 

Data di pubblicazione: aprile-giugno 2021
© riproduzione riservata

alt