Landscape Pro StudioNon è la prima volta che su osservatorio digitale proviamo un software ma, come avrete avuto modo di notare negli anni, quando accade è perché si tratta di qualcosa di davvero speciale, un'applicazione che va oltre i normali schemi dei software per uso fotografico. Come è accaduto per Capture One Pro di Phase One, ritenuto da molti, soprattutto professionisti dell'immagine, il miglior ambiente di lavoro per lo sviluppo digitale delle immagini (relegarlo a semplice RAW converter è decisamente riduttivo) oggi parliamo di Landscape Pro Studio che, da un'idea geniale, ha portato alla realizzazione di un ambiente di sviluppo dedicato soprattutto a coloro che scattano fotografia di paesaggio. Il concetto è così semplice da far apparire l'applicazione quasi un gioco, uno strumento per neofiti o per coloro che vogliono impressionare con le loro immagini soprattutto sui social ma non è proprio così. La software house, Anthropics Technology, in effetti dichiara che per sfruttare a pieno le caratteristiche del programma (il primo in assoluto nel suo genere) non è necessario che l’utilizzatore abbia delle conoscenze di editing o conosca altre tecnologie al riguardo.

 

Partendo da una fase veloce di selezione delle aree che compongono la nostra fotografia si passa in una sequenza altrettanto rapida alle modifiche di tutte le componenti dell'immagine stessa: avremo così la possibilità di avere un cielo limpido laddove c'era una giornata di pioggia o un mare bigio là dove era azzurro-verde. La scelta può avvenire passo dopo passo, modificando le singole aree oppure sfruttando i preset che Landscape Pro Studio ci propone. Vediamo, una fase di lavorazione dell'immagine di copertina di questo numero.

Come abbiamo detto, sembra tutto facile. Fin troppo ma che cosa si cela dietro a questo programma?
Una volta iniziata la modifica di un’immagine (solo jpeg nel caso della versione base oppure anche RAW, qualora si sia scelta la versione Studio che si installa anche sotto forma di plug-in per Photoshop o Lightroom o altre applicazioni di editing) ci si troverà immersi in un mondo parallelo che appare semplice in superficie ma poi diventa complesso e intricato a mano a mano che ci si addentra nelle varie opzioni. Ma vediamo come funziona. Al momento del lancio dell’applicazione viene chiesto di aprire un’immagine da elaborare quindi appare l’interfaccia che cambia a seconda della fase nella quale ci si trova con l’editing.Inizialmente appare solo un’area con tutta una serie di etichette che servono a identificare le varie aree da separare nell’immagine: cielo, acqua, erba, montagne, alberi e così via. Una volta attribuita un’etichetta a ogni area sarà l’algoritmo alla base di Landscape a generare le aree di selezione, ovviamente con grandi margini di miglioramento. È proprio da questo punto che comincia il lavoro dell’utente per rendere le selezioni il più possibile vicino alla perfezione, perché proprio da questo momento dipende la buona riuscita della trasformazione finale.

Montagna originale Immagine con selezione aree

Per modificare e migliorare le aree di selezione basta posizionarsi su una di esse e spostare il mouse nella direzione necessaria: più ci si muove in fretta più la selezione sarà ampia mentre con movimenti più lenti si avrà maggior controllo poiché la selezione definirà aree più piccole e precise. Per migliorare ulteriormente le selezioni ci sono anche strumenti più specifici come quello per definire il "confine" tra il cielo e l'area più vicina (nella nostra foto le montagne e, più avanti, il mare) oppure un altro che permette di attivare la selezione di uno o più alberi lasciando però trasparire la luce tra i rami: un attività davvero sensazionale che permette di ottenere risultati strepitosi senza dover perdere ore nella selezione manuale. Fatto questo la prima parte del lavoro è compiuta: se in seguito qualcosa dovesse rivelarsi sbagliato o necessitasse di un miglioramento non c'è problema perché si può sempre tornare alla fase di selezione senza perdere, tuttavia, tutte le modifiche che sono state apportate all'immagine nel frattempo.

Landscape Pro a questo punto ci chiede di intervenire sulla linea dell'orizzonte, permettendoci eventualmente di raddrizzare l'immagine qualora fosse inclinata. Se così non fosse basterà cliccare sul tasto di avanzamento del lavoro per passare alla fase di editing vero e proprio.

Montagna con cielo terso Montagna prima del temporale

 In questi due primi esempi abbiamo applicato due tecniche di lavoro molto diverse. Nella prima abbiamo utilizzato una possibilità (quella di ottenere un cielo ancora più terso di quello dell'immagine iniziale) offerta dalla funzione Global Preset, soluzioni disponibili con un solo click del mouse, dove tutti i parametri e le modifiche sono già predisposte e coordinate dal programma, affinché il cielo si presenti come lo vogliamo noi e l'intera scena venga adattata di conseguenza a quella scelta.
L'immagine seguente invece è frutto di una scelta operata singolarmente su tutta una serie di parametri che coinvolgono il cielo, il terreno, l'erba, gli alberi e le montagne, intervenendo su tutti questi parametri con opzioni disponibili anche in questo caso come preset oppure andando ad agire sui singoli parametri in modo manuale. Non si può dire che l'effetto non sia impressionante.

Montagna di notte Montagna con notte surreale

Nelle due immagini precedenti abbiamo voluto spingere un po' più in là l'asticella, esagerando sugli interventi, giusto per comprendere fino a dove ci si può spingere. Oltre che sul colore è possibile correggere anche la gamma dinamica di ogni elemento, potendo scegliere, ad esempio per il cielo, tutta una gamma di formazioni nuvolose, ambientabili di giorno o di notte o, come nell'ultima immagine, generando un ambiente surreale che più si avvicina alla realtà di Marte che a quella della nostra cara Terra. Molto interessante è la funzione che permette di scindere nel cielo le formazioni nuvolose dal tipo di cielo vero e proprio, qui definito Atmosfera. Optando per una modifica separata dei due elementi potremo cambiare il tipo di cielo, portandolo da diurno a notturno ad esempio, mantenendo le nuvole originali oppure, cambiando anche il tipo di queste ultime con qualcosa di più soft fino a ottenere un cielo carico di nuvole minacciose.
Volendo facilitarsi il compito si può, come abbiamo visto, sempre ricorrere ai preset che, comunque, ci permetteranno di intervenire sui loro singoli parametri con degli slider per personalizzare gli effetti secondo il nostro piacere personale. Tra i parametri regolabili in maniera fine ci sonotra glia altri il contrasto, l'esposizione, la saturazione dei colori, la temperatura così come la vibranza e le alte e basse luci ma ci sono due funzioni che aiutano a rendere il risultato finale davvero stupenfacente e sono le funzioni Sky Edge e DeHaze, nella sezione Atmosfera. La prima permette di definire in modo esatto il confine tra la selezione del cielo e quella (come nel nostro caso) delle montagne, senza che si crei quel fastidioso effetto di bordo tipico delle selezioni vicine. L'altra invece risolve l'empasse che si crea quando un oggetto lontano e sullo sfondo, magari proprio come le montagne, risulta un po' piatto quando si cambia l'atmosfera generale dell'immagine.

Il punto di forza, la punta di diamante di Landscape Pro però è la capacità di intervenire sulla luce e sulla direzione di quest'ultima, all'interno dell'immagine che si sta modificando. Aprendo la sezione Lighting sulla nostra immagine apparirà una specie di sole che basrterà trascinare nelle varie zone dell'immagine stessa per vederla cambiare in modo radicale: è ovvio che se stiamo lavorando su una foto in cui l'impatto della luce naturale è potente il risultato non sarà così visibile ma se andiamo a modificare un'immagine dove c'è prevalenza di ombra allora potremo ottenere risultati molto interessanti. Anche qui c'è da sbizzarrirsi con i parametri relativ al modo in cui cadranno le ombre sugli oggetti, sulle nuvole o sugli altri elementi presenti.

Ma vediamo un'altra serie di esempi con una foto che prevede tanto cielo, il mare e molta vegetazione.

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In primo piano abbiamo diverse tipologie di piante che possono trarre in inganno facilmente il sistema di selezione automatico, portandoci così ad avere una parte dell'immagine che risulterebbe decisamente contraffatta oltre che completamente sbagliata nella modifica della zona (area dentro al cerchio rosso). Grazie alla funzione Sky Edge però il bordo tra cielo e mare e tra mare e vegetazione risulta perfetto e senza sbavature.

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Nell'immagine seguente la selezione dei diversi tipi di vegetazione è avvenuta in modo corretto e tutta la foto "risente" dell'atmosfera indotta dal cielo nuvoloso.

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Allo stesso modo, nell'immagine seguente il cielo nuvoloso, che precede un temporale, filtra i raggi del sole modificando pesantemente anche le cromie della vegetazione e del mare.

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Landscape Pro è disponibile sia per Mac sia per Windows, alla metà del costo reale, cioè a 39,95 Euro (per un tempo limitato). Con 34,95 Euro in più è possibile ottenere la versione Studio, la cui ultima release, quella della nostra prova, è la 1.2.3
A questo costo crediamo sia un software che non debba mancare a nessuno, fosse solo per aiutarci a correggere anche i piccoli difetti di una foto perfetta ma con un cielo piatto oppure per aggiungere un po' di "sapore" a qualche immagine che, altrimenti, risulterebbe davvero piatta. La capacità di elaborare un'immagine cambiandone l'aspetto climatico, l'ora del giorno, l'impatto stagionale e le condizioni di luce rendono questo programma qualcosa di unico nel suo genere. La fase iniziale di selezione a volte è un po' troppo approssimativa e richiede un po' di tempo per l'apprendimento delle tecniche manuali di perfezionamento ma, nel computo generale, non rappresenta un grosso problema.
Da avere assolutamente.

Data di pubblicazione: novembre 2016
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