L come... Latitudine di posaQuando sentiamo parlare di latitudine di posa a che cosa pensiamo? Potremmo immaginare qualcosa che ha a che fare con lo spazio fisico ma non potremmo essere più fuori strada. In realtà con latitudine di posa si intende la capacità del sensore di una DSLR di gestire in maniera corretta gli eventuali errori di sovra o sottoesposizione. Più elevato è il valore di latitudine migliore sarà la capacità della nostra fotocamera di registrare valori di nero più intenso e di alte luci più definite. Si è calcolato che l'occhio umano abbia una latitudine di posa pari a 21 quando i sensori delle migliori fotocamere arrivano forse a 13. Questi valori vengono espressi in fotografia col nome di Stop o EV*.

Per ovviare a questo inconveniente, al fine di ottenere un'immagine correttamente bilanciata nell'intera gamma tonale, si possono applicare tecniche di ripresa come il Bracketing e ricorrere ai montaggi di più fotogrammi, come previsto nella creazione delle immagini ad alta gamma dinamica (HDR).

I maggiori problemi derivanti da una scarsa latitudine di posa si riscontravano un tempo con le pellicole e le differenti emulsioni, soprattutto in fase di stampa della fotografia. Modificando i valori dei tempi e dei diaframmi si riusciva, in qualche modo, a stampare correttamente ma il prezzo da pagare era un tempo maggiore speso in camera oscura. Con le pellicole in bianco e nero o a colori si poteva lavorare in fase di sviluppo con un certo margine cosa assolutamente impossibile con le diapositive poiché la pellicola di queste ultime corrispondeva anche al prodotto risultante dal processo di inversione. Oggi, fortunatamente, è tutto più semplice ma nemmeno nel mondo digitale tutto si può risolvere in modo totale. Nel mondo analogico, di norma, la latitudine aumentava con l'aumentare della sensibilità della pellicola; in digitale il problema è stato parzialmente risolto visto che se non lo fa scientemente il fotografo spesso è la stessa fotocamera a cambiare l'impostazione degli ISO secondo la necessità del momento, addirittura fotogramma per fotogramma.

Per chi volesse sapere come vengono calcolati gli EV (Exposition Values) suggeriamo il seguente calcolo che prevede il logaritmo in base 2 del rapporto tra il quadrato del diaframma e il tempo:

EV = log(diaframma2/tempo)/log2