Akram Zaatari | Osservatorio DigitaleAkram Zaatari è nato a Saida, in Libano. Classe 1966, ha studiato architettura a Beyrouth e ha ottenuto un master in Mezzi di Comunicazione di Massa, a New York. È fra i fotografi più impegnati nella documentazione del Medio Oriente. Il suo lavoro è principalmente concentrato sull’archiviazione, lo studio e la conservazione del patrimonio fotografico del mondo arabo. Nel 1997 ha infatti dato vita, insieme con Zeina Arida e Fouad Elkoury, alla Fondazione Araba per l’Immagine.

Akram Zaatari vive e lavora principalmente a Beirut e la sua attività è una continua ricerca sulla realtà libanese post bellica, di cui indaga gli aspetti politici e sociali.

L’insieme di 118 fotografie – principalmente ritratti – conservati al Museo Nazionale d’Arte Moderna è parte proprio di questa ricerca, che è principalmente un tentativo di studiare il rapporto con il mondo attraverso la fotografia e la sua pratica vernacolare.

Per Zaatari la fotografia è documentazione e in quanto fonte di documentazione diretta è un mezzo per risaltare e dar valore a tutti i documenti, anche – e forse soprattutto – a quelli privati: basti pensare al suo lavoro del 2007 Nabih Awada’s letters from Askalan e Book of letters from family and friends, in cui la corrispondenza privata del detenuto Nabih Awada diventa documento palpabile della lotta di resistenza contro l’occupazione israeliana del Libano meridionale.

Per Zaatari, rivalutare la memoria collettiva è la via per riappropriarsi del presente.

Data di pubblicazione: dicembre 2015
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