user_mobilelogo

La versione di Max

La fotografia digitale e il controllo del colore (6)

Massimo Pinciroli

Incamminiamoci insieme verso una nuova tappa del nostro viaggio alla scoperta del colore e delle tecniche per poterlo tenere sempre sotto controllo. Vediamo insieme quanto sia importante calibrare correttamente il monitor...

La versione di Max

La fotografia digitale e il controllo del colore (5)

Massimo Pinciroli

Incamminiamoci insieme verso una nuova tappa del nostro viaggio alla scoperta del colore e delle tecniche per poterlo tenere sempre sotto controllo. Vediamo insieme comecalibrare e profilare la stampante...

La versione di Max

La fotografia digitale e il controllo del colore

Massimo Pinciroli

Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta del colore e delle tecniche per poterlo tenere sempre sotto controllo al fine di garantire coerenza cromatica ai nostri scatti...

La versione di Max

La fotografia digitale e il controllo del colore

Massimo Pinciroli

Abbiamo già a lungo disquisito di come la ricerca di coerenza cromatica non sia nata con il digitale, come molti pensano, ma sia in realtà antica quanto la fotografia stessa.
Il digitale, semmai, ci ha messo a disposizione mezzi e strumenti in grado di fornire, ai fotografi volonterosi, un maggiore controllo sul colore...

La versione di Max

La fotografia digitale e il controllo del colore

Massimo Pinciroli

La fotografia digitale ha riconsegnato nelle mani del fotografo il pieno controllo sull’intero processo di realizzazione dell’immagine, a partire dalla fase artistica dello scatto sino a quella, più tecnica, della realizzazione del prodotto finale, la stampa...

La versione di Max

La fotografia digitale e il controllo del colore

Massimo Pinciroli

La fotografia digitale ha riconsegnato nelle mani del fotografo il pieno controllo sull’intero processo di realizzazione dell’immagine, a partire dalla fase artistica dello scatto sino a quella, più tecnica, della realizzazione del prodotto finale, la stampa...

Oggi sono stato a pranzo con un amico bolognese, conosciuto prima grazie ad un gruppo Facebook e poi di persona. Questo amico, Giulio Limongelli, è un collega fotografo, e oltre a questo è un mago della camera oscura. Sì, proprio la camera oscura, quella vera, con la lampadina rossa, l’odore degli acidi e tutto il resto.

"All work and no play makes Jack a dull boy” è un proverbio inglese che ha come significato il fatto che se si lavora solamente, senza svago, non si hanno grandi risultati. Questa frase, ripresa anche da Stanley Kubrick in Shining e tradotta, nella versione italiana, in una frase di senso opposto, ossia “Il mattino ha loro in bocca”, è oggi più che mai vera.

Ogni fotografo, amatore o professionista, ha un posto particolare che lo stimola e lo attrae. Per me, nonostante non sia affatto un amante del gotico e delle storie dell'orrore, uno dei più interessanti è il Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova. Immortalato (!) da molti grandi fotografi (uno fra tutti Berengo Gardin), raccoglie in sé alcune tra le sculture più affascinanti e piene di storia che si possano trovare in un cimitero.

Max De MartinoCosì recitava Benigni in un monologo nel suo film “La tigre e la neve”.
In fotografia si è già visto ed inventato tutto, come nella musica. Chi pensa di inventare, probabilmente, non conosce bene il passato. La pittura ci ha insegnato la gestione della luce e del colore, e questo da tempi non sospetti. Quindi chi oggi stupisce (e lavora) è perché ha studiato i grandi del passato ed è in grado di reinterpretare la realtà attuale applicando gli schemi che furono di altri rimixando il nuovo col vecchio. E non si tratta di copiare, si badi bene.

Max De MartinoIn una delle mie vite professionali precedenti a quella di fotografo, da responsabile vendite in un’azienda che aveva 120 negozi di telefonia, ho sempre creduto nella formazione degli addetti vendita, e ho spinto affinché si destinassero fondi sufficienti a sostenere questa formazione. Oggi, dopo dieci anni da fotografo, credo ancora che la formazione sia uno degli aspetti su cui investire, perché in un mondo che si muove alla velocità del web, chi si dovesse fermare due o tre anni, contando di conoscere il proprio lavoro, il mercato ed i Clienti, sarebbe tagliato fuori nel tempo di un click.

Cerca su Osservatorio Digitale